Incidenti sul lavoro: ancora una vittima nel veronese

     



Incidenti sul lavoro Zardini: «Ancora una vittima nel veronese»

Verona, 1 marzo 2022 «Ancora una vittima sul lavoro. Ancora in Veneto dove proprio ieri c’è stata la manifestazione dei sindacati per sensibilizzare le istituzioni locali su un tema che è tornato con prepotenza all’attenzione pubblica. Ogni giorno in Italia ci sono fino a due o tre incidenti mortali sul lavoro. Voglio esprimere la mia vicinanza e il mio cordoglio ai parenti e ai colleghi della persona morta oggi nell’incidente al colorificio di Quinto Veronese. Desidero però sollecitare le istituzioni locali, in particolare la Regione Veneto, a dotarsi di tutti gli strumenti per prevenire e contrastare gli infortuni sul posto di lavoro. Le statistiche, purtroppo, ci dicono che non si sta facendo abbastanza». Lo afferma il deputato veronese del Partito democratico Diego Zardini.

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PNRR, Borgo Campo: Serve progetto innovativo a cui partecipino tutti gli attori

     


PNRR Borgo Campo, Zardini: «Serve progetto innovativo a cui partecipino tutti gli attori»
Verona, 22 febbraio 2022
Per ottenere le risorse stanziate dal Ministero della Cultura con i fondi del Pnrr «occorre una sinergia tra tutti gli attori e tutti i rappresentanti ed è necessario spegnere sul nascere qualsiasi intento di rivendicazione o, peggio, di polemica». Lo spiega il deputato veronese Diego Zardini, intervenendo sulla diatriba accesa in questi giorni intorno alla possibilità di ristrutturare l’antico borgo medievale di Campo Brenzone.
«I tempi sono stretti», ricorda il deputato e «la procedura più corretta rimane di partire dall’individuazione dei bisogni e delle proposte. Candidare un progetto ad un finanziamento è un passaggio cruciale, chiamare gli eletti a fare solo delle pressioni, per quanto talvolta risulti utile, è insufficiente. Occorre analizzare assieme i bandi, concretizzare assieme proposte forti e autorevoli, per far contare il territorio. Ricordiamo con grande forza infine che la Regione dovrà presentare al ministero una sola candidatura dove, al momento però ce ne sono ben nove, tra cui quello di Brenzone. Perché sia scelto Campo ci si può affidare come usava una volta alle relazioni e al campanilismo. Oppure, ci si mette intorno al tavolo e si studia il progetto migliore e più innovativo».

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Energia: dal Governo misure strutturali

     



Energia: dal Governo misure strutturali Zardini: preservare le zone dell’Alto Adriatico soggette a subsidenza

Roma, 21 febbraio 2022 Il decreto emanato dal governo il 18 febbraio per contenere gli aumenti dell’energia nelle bollette riceve molte delle indicazioni della risoluzione presentata l’11 febbraio dai deputati del Partito democratico a prima firma del deputato Benamati nelle commissioni Ambiente (VIII) e Attività Produttive (X). Lo rileva il deputato veneto Diego Zardini, sottolineando che il decreto prevede la continuità di azione per la riduzione sul carico fiscale e parafiscale per le utenze domestiche e per le piccole e medie imprese. «C’è un’attenzione particolare per i settori energivori e per i soggetti più fragili, come richiesto dalle categorie economiche del Veneto e come proposto da noi nella risoluzione citata» afferma Zardini. Il decreto prevede anche semplificazioni per le autorizzazioni di nuovi impianti FER-E (Fonti di Energia Rinnovabile - Elettrico) e su altre FER tra cui la geotermia a ciclo chiuso. Condivisibile l’aumento della produzione nazionale di gas naturale con il coinvolgimento delle aziende e dei territori, ove si deve prevedere una adeguata protezione e preservazione dell’alto Adriatico, soggetto a fenomeni di subsidenza. Previsto nel DL anche un uso più razionale - ovvero dinamico - degli stoccaggi. «Un buon passo», afferma Zardini, «perché oltre a mettere risorse consistenti, pari a 8 miliardi di euro, per contrastare l’aumento dei costi di energia, lascia intravedere una strategia di lungo periodo con misure di carattere strutturale che comincino a metterci al riparo dalle tensioni geopolitiche e dalla dipendenza energetica da un fornitore principale».

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REFERENDUM: Zardini tra firmatari legge per anticipare giudizio di ammissibilità

     

REFERENDUM Zardini tra firmatari legge per anticipare giudizio di ammissibilità
Roma, 18 febbraio 2022
Il deputato veronese Diego Zardini è tra i firmatari della proposta di legge con cui il Partito democratico chiede di anticipare il giudizio di ammissibilità dei referendum dopo la raccolta delle prime 100 mila firme. Il progetto di legge è già stato depositato a settembre 2021 ma è tornato di forte attualità in questi giorni dopo le pronunce della Corte Costituzionale in merito alle proposte di referendum abrogativi.
«In particolare quello sull’eutanasia e sulla liberalizzazione delle droghe leggere avevano raccolto centinaia di migliaia di firme generando grandi aspettative», afferma Zardini. «Comprendiamo dunque la frustrazione non solo dei comitati promotori, ma anche di una fetta considerevole della società italiana, in particolare tra i giovani. Scoprire dopo tanto lavoro che la richiesta è fuori dai parametri della Costituzione no aiuta ad avere un rapporto corretto con le istituzioni».
La raccolta di centomila firme, si legge nel testo il cui primo firmatario è professore di diritto comparato alla Sapienza Stefano Ceccanti, ‘segnala già un consenso minimo sufficiente, tale da non inflazionare l'accesso alla Corte e nel contempo consente alla Corte di pronunciarsi con serenità, senza poter essere criticata di opporsi a richieste con grande consenso. In caso di giudizio positivo della Corte la raccolta proseguirebbe per la raccolta delle firme ulteriori’.
La soluzione che prospettiamo, conclude Zardini, «contribuirebbe a eliminare le fonti di conflitto e gli scontri istituzionali a cui stiamo assistendo in questi giorni».

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Ambiente in Costituzione: passo verso la modernità dell’Italia.

     



Ambiente in Costituzione Zardini: Passo verso la modernità dell’Italia

L’approvazione della modifica costituzionale con la previsione della tutela ambientale rappresenta un grande passo verso la modernità per il nostro Paese. Sono particolarmente contento per l’ampia maggioranza che la legge ha ottenuto in Parlamento, a indicare come la sensibilità ambientale sia finalmente diventata matura e adulta, non più un tema di nicchia o politicamente minore. Il voto con cui il Parlamento ha approvato la revisione costituzionale sul diritto all’ambiente ha avuto come esito 468 voti favorevoli, superiore ai due terzi. La salvaguardia della natura, del pianeta e delle condizioni favorevoli alla vita sono sempre più patrimonio di tutti.

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Edilizia: proroga incentivi per imprese che comprano edifici per riqualificarli

     



Edilizia: proroga incentivi per imprese che comprano edifici per riqualificarli Zardini: «Chiediamo il prolungamento di tre anni nell’applicazione di un’imposta fissa a queste operazioni anziché il 9% del valore catastale»

Roma, 21 gennaio 2022 Saranno molto probabilmente prorogati alla fine del 2024 anche gli incentivi per le imprese che acquistano edifici dismessi allo scopo di riqualificarli. Lo hanno chiesto con un emendamento i deputati del Partito democratico e ne dà notizia il deputato veronese Diego Zardini. «L’incentivo sarebbe terminato il 31 dicembre 2021», spiega Zardini, «ma ci poniamo nell’ottica di un’estensione temporale di un triennio per massimizzarne i potenziali effetti positivi. L’Italia e il Veneto hanno un patrimonio edilizio ancora in larga parte inefficiente dal punto di vista energetico, quindi c’è un forte interesse comune per ridurre gli sprechi energetici dei fabbricati. La proroga di tre anni significa che si potranno fare decine di migliaia di interventi in tutto il Paese, con beneficio diretto per il lavoro, l’ambiente, per la bilancia energetica nazionale e con un’accelerazione verso il traguardo della transizione energetica. Senza contare che un patrimonio edilizio riqualificato è decisamente più appetibile sul mercato». L’incentivo consiste nell’applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa (anziché nella misura ordinaria del 9 per cento del valore dichiarato in atto), a favore delle imprese acquirenti fabbricati usati. La condizione è che, entro i successivi 10 anni, procedano alla loro riqualificazione, anche con demolizione e ricostruzione con variazione volumetrica, ed alla re-immissione sul mercato con caratteristiche energetiche e strutturali in linea con i più moderni standard costruttivi. La misura è molto importante per rendere fattibili operazioni complesse di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, dice Zardini, «altrimenti bloccate dal prelievo espropriativo a carico proprio della fase iniziale d’acquisto del fabbricato vetusto, energivoro e spesso non più idoneo all’uso consentito». Accanto a questa misura è stata presentata una serie di altri emendamenti che semplificano le procedure a favore del settore sempre con l’obiettivo di incentivare la ristrutturazione e la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano.

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