Il Ministro Stefani sarà audita alla Commissione Questioni Regionali sul tema Autonomia

     


Il Ministro Stefani
Autonomia: Ministro Stefani sarà audita alla Commissione Questioni Regionali Zardini: «Molte regioni chiedono autonomia. Percorso delicato»

Roma, 7 Febbraio 2019


L'articolo sul Mattino di Padova

L'articolo sul Gazzettino


La commissione bicamerale per le questioni regionali si è riunita questa mattina a Roma. «Il gruppo del Partito democratico», riporta il deputato veneto Diego Zardini, «ha chiesto e ottenuto la programmazione dell’audizione del ministro Stefani in merito al percorso di autonomia avviato da alcune regioni. Vogliamo conoscere a che punto è l’intesa tra Stato e Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. È un momento delicato. Ci sono molte altre regioni che stanno richiedendo di poter gestire competenze esclusive, come previsto dalla Costituzione, dobbiamo fare in modo che tutto il percorso si svolga in modo lineare soprattutto per evitare che si aprano scontri istituzionali che sarebbe poi complicatissimo rimarginare. Per questo abbiamo chiesto anche di coinvolgere la Conferenza Stato Regioni e l’Anci. Inoltre secondo il Partito Democratico non è corretta l’interpretazione di Zaia. Il Parlamento non potrà fare solo il passacarte, soprattutto in una materia di rilevanza costituzionale come l’autonomia. Ogni parlamentare ha il diritto e il dovere di entrare nel merito delle singole questioni. In caso contrario agiremo per far valere le nostre prerogative come parlamentari e come riconosciuto dalla Corte Costituzionale».

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Lavori sulla sponda dell’Adige: rimboschire con l’ontano nero

     



LAVORI SPONDA ADIGE RIMBOSCHIRE CON L'ONTANO NERO
Zardini: «L’intervento di dicembre ha lasciato un paesaggio desolato»
Verona, 6 Febbraio 2019
Da un lavoro fatto male con conseguente danno ambientale potrebbe nascere un’opportunità di potenziamento del Parco dell’Adige Nord. Il deputato veronese Diego Zardini fa sua la proposta di riportare la vegetazione sui banchi di sabbia lasciati nudi lungo tutta la riva destra dell’Adige al termine dei lavori di pulizia eseguiti a dicembre. «Andava fatto un lavoro selettivo», afferma Zardini. «oggi quell’area si presenta malissimo come un nastro di terra desolata e del tutto priva di habitat naturale per le specie autoctone. Il danno purtroppo è assodato, però è possibile rimboschire la zona con l’ontano nero, una specie autoctona che forma lungo i fiumi dense fasce ripariali consolidandone pure le rive e fissando addirittura l’azoto atmosferico nelle radici».
Questa pianta è adatta a terreni sabbiosi soggetti a inondazioni o con presenza costante di acqua. La piantagione sarebbe peraltro economica e di facile esecuzione in particolare se eseguita sul terreno “pulito” come lasciato dall’intervento di fine anno. Sulle rive sabbiose più strette andrebbe messo a dimora un solo filare mediante talee o semenzali messi a dimora a una distanza di 2 metri l’una dall’altra sui filari. Nei punti più larghi troverebbe spazio un doppio filare. Tagliato periodicamente secondo cicli di 5 o 10 anni, l’ontano potrebbe inoltre generare un ricavato economico in quanto con il suo legno è possibile produrre legna da ardere o pali per le viti. Possibile anche coinvolgere le associazioni ambientaliste per posizionare covatoi artificiali per uccelli nidificanti sulle rive del fiume.
«In definitiva, da un intervento di grande impatto ambientale», conclude Zardini, «potrebbe nascere una grande opportunità di potenziamento del parco dell’Adige Nord ideato dal professor Sandro Ruffo, già direttore del Museo di Storia Naturale ed Accademico dei Lincei».

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Manifesti xenofobi: solidarietà ad Alessia Rotta

     

fonte foto verona sera.it
MANIFESTI XENOFOBI Solidarietà ad Alessia Rotta Zardini: «Chi fa politica deve esporsi alle critiche»
Verona, 28 Gennaio 2019
«La denuncia per diffamazione annunciata da Forza Nuova nei confronti di una parlamentare della Repubblica è grave». Il deputato veronese Diego Zardini esprime la propria solidarietà alla collega Alessia Rotta e ai giornalisti veronesi che hanno dato spazio alla notizia «per le intimidazioni rivolte dal gruppo di estrema destra. Questi della democrazia e delle sue regole proprio non ne vogliono sapere. Fanno politica, intervengono nel dibattito pubblico, ma non tollerano critiche o prese di posizione diametralmente opposte alle loro. Quel manifesto appeso a Verona e provincia è visto dalla maggior parte delle persone come razzista e xenofobo e Alessia Rotta ha espresso legittimamente la propria opinione. L’attività pubblica, in particolare politica, espone inevitabilmente alle critiche e ai distinguo di chi la pensa in modo diverso. Consiglio ai militanti di Forza Nuova un ripasso della Costituzione italiana, in particolare dell’articolo 21».
L'articolo di Verona Sera [leggi]

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Collettore del Garda: stop al ricorso, ora via ai cantieri

     

l'articolo de L'Arena
COLLETTORE DEL GARDA Stop a ricorso. Ora via ai cantieri Zardini: «Speriamo si possa procedere velocemente»
Verona, 23 Gennaio 2019
«Il responso del Tar del Veneto sulla vertenza per la progettazione del collettore del Garda libera, probabilmente in via definitiva, l’Azienda gardesana servizi. Ora Ags può procedere speditamente alla redazione del progetto e allo svolgimento dei lavori. La realizzazione del nuovo sistema di raccolta delle acque fognarie è un intervento prioritario per tutti i comuni rivieraschi ed è atteso da tempo. Il ricorso all’aggiudicazione della gara per la progettazione è stato respinto e ora è possibile proseguire con i lavori e, presto, con l’apertura dei cantieri». Lo afferma il deputato veronese Diego Zardini che nella scorsa legislatura, insieme i colleghi del Partito democratico, ha convinto il ministero dell’Ambiente a finanziare il collettore con un investimento di 100 milioni di euro.

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Bicamerale: questioni regionali

     

l'articolo di Il Mattino
Poche le competenze, ma ruolo politico importante con tante richieste autonomia Il deputato veronese Zardini membro della commissione
Roma, 23 Gennaio 2019
Si è riunita per la prima volta questa mattina a Roma la commissione bicamerale per le questioni regionali di cui fa parte il deputato veronese Diego Zardini. «Non c’è stato dibattito», riferisce Zardini, «ma solo passaggi formali tra cui l’elezione del presidente».
La scelta della maggioranza è caduta sulla grillina sarda Emanuela Corda. «Auguro alla neo presidente di riuscire a svolgere il proprio ruolo con imparzialità e di rendere la commissione utile e proficua. Le competenze di questo organo sono limitate», ricorda Zardini. «Quindi dobbiamo cercare di ritagliarci un ruolo di influenza politica nei due rami del Parlamento. Molto dipenderà dall’autorevolezza della presidente e da come imposterà discussioni su dossier importanti come quello dell’autonomia. Ci sono le tre regioni più produttive d’Italia, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto pronte a firmare l’intesa per assumere in via esclusiva alcune competenze, come previsto dalla Costituzione del 2001. E molte altre regioni che hanno avviato la trattativa con lo stato per arrivare al medesimo traguardo. Credo che in questo quadro la Commissione dovrà avere la capacità di entrare nel vivo delle questioni, tenendo in debito conto gli interessi dei cittadini e dei territori».

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Maurizio Martina a Verona per sostenere la mozione Fianco a Fianco

     

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ELEZIONI SEGRETARIO PARTITO DEMOCRATICO: MAURIZIO MARTINA A VERONA
Verona 20/01/2019
La corsa alla Segreteria nazionale del Partito Democratico è in pieno svolgimento. In questa prima fase i candidati si confrontano sui territori con gli iscritti e domenica i democratici di Verona si sono riuniti alla Bottiglieria Corsini per trasmettere la loro stima al candidato Maurizio Martina. Accolto dal comitato promotore della sua mozione formato da Andrea Magro, Annamaria Bigon, Valeria Pernice, Franca Rizzi, Simone Madinelli che espongono i risultati parziali: Martina 49%, Zingaretti 38%, Giachetti 10%, Saladino 2%, 0,4% Corallo, 0,2% Boccia. Il percorso per la scelta del prossimo Segretario nazionale del PD si concluderà il 3 marzo quando si affronteranno nelle elezioni primarie i tre candidati che hanno preso più voti fra gli iscritti e saranno eleggibili non soltanto dagli iscritti ma anche dagli elettori del PD che dichiareranno di riconoscersi nelle sue politiche. Il lombardo Martina affronta la competizione con il suo principale competitor Zingaretti su punti programmatici differenti e puntuali “che mirano soprattutto alla ricerca della nuova e auspicata unità del Partito. La competizione individuerà il segretario del PD che avrà come primo impegno quello di accompagnare il partito alle imminenti elezioni europee che vedono come principali posizioni chi vuole demolire l’Unione Europea e chi la vuole cambiare: noi la vogliamo cambiare.” “Il prossimo Segretario”, prosegue Martina, “dovrà costruire un’alternativa al governo Lega/5stelle per quella parte del Paese che lo chiede, soprattutto qui al nord, dove la parte più produttiva, piccoli e medi imprenditori, edili, agricoltori delusi dalla poca attenzione che il governo dedica loro, con nessuna misura per la crescita e sostegno alla produttività.” Il candidato si è soffermato sulla legge di Stabilità approvata nonostante la strenua opposizione del PD, una manovra che “ci ha già portati al limite della recessione, indebitando lo Stato per 50 miliardi in due anni per realizzare una minima parte del reddito di cittadinanza e quota 100 promessi. Alla Bottiglieria Corsini erano presenti i dirigenti del Pd che sostengono la candidatura di Martina come i parlamentari Alessia Rotta, Diego Zardini, Gianni Dal Moro, Vincenzo D’Arienzo, la consigliera regionale Orietta Salemi. Presente anche il Segretario provinciale in pectore Maurizio Facincani, infatti si sta svolgendo contemporaneamente anche il congresso provinciale con candidato unico.
l'articolo de L'Arena

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