Lavori sulla sponda dell’Adige: rimboschire con l’ontano nero
LAVORI SPONDA ADIGE
RIMBOSCHIRE CON L’ONTANO NERO
Zardini: «L’intervento di dicembre ha lasciato un paesaggio desolato»
Verona, 6 Febbraio 2019
Da un lavoro fatto male con conseguente danno ambientale potrebbe nascere un’opportunità di potenziamento del Parco dell’Adige Nord. Il deputato veronese Diego Zardini fa sua la proposta di riportare la vegetazione sui banchi di sabbia lasciati nudi lungo tutta la riva destra dell’Adige al termine dei lavori di pulizia eseguiti a dicembre. «Andava fatto un lavoro selettivo», afferma Zardini. «oggi quell’area si presenta malissimo come un nastro di terra desolata e del tutto priva di habitat naturale per le specie autoctone. Il danno purtroppo è assodato, però è possibile rimboschire la zona con l’ontano nero, una specie autoctona che forma lungo i fiumi dense fasce ripariali consolidandone pure le rive e fissando addirittura l’azoto atmosferico nelle radici».
Questa pianta è adatta a terreni sabbiosi soggetti a inondazioni o con presenza costante di acqua. La piantagione sarebbe peraltro economica e di facile esecuzione in particolare se eseguita sul terreno “pulito” come lasciato dall’intervento di fine anno. Sulle rive sabbiose più strette andrebbe messo a dimora un solo filare mediante talee o semenzali messi a dimora a una distanza di 2 metri l’una dall’altra sui filari. Nei punti più larghi troverebbe spazio un doppio filare. Tagliato periodicamente secondo cicli di 5 o 10 anni, l’ontano potrebbe inoltre generare un ricavato economico in quanto con il suo legno è possibile produrre legna da ardere o pali per le viti. Possibile anche coinvolgere le associazioni ambientaliste per posizionare covatoi artificiali per uccelli nidificanti sulle rive del fiume.
«In definitiva, da un intervento di grande impatto ambientale», conclude Zardini, «potrebbe nascere una grande opportunità di potenziamento del parco dell’Adige Nord ideato dal professor Sandro Ruffo, già direttore del Museo di Storia Naturale ed Accademico dei Lincei».
1 commento
Claudio Pravato
D’accordissimo con te Diego !!!!!!!!