Tommasi ha intercettato forte desiderio di cambiamento: non ci saranno rivoluzioni; un passo alla volta con i Veronesi.

     



Tommasi ha intercettato forte desiderio di cambiamento: non ci saranno rivoluzioni; un passo alla volta con i Veronesi.
Verona, 27 giugno 2022 «I veronesi avevano un desiderio di cambiamento che è stato espresso chiaramente dal risultato delle elezioni amministrative. I complimenti vanno fatti innanzi tutto a Damiano Tommasi che ha saputo interpretare al meglio la voglia della maggioranza dei veronesi di scrollarsi di dosso il passato e l’etichetta di città chiusa, retrograda poco aperta all’Europa e all’innovazione. La sua campagna elettorale è stata esemplare: costantemente rivolta al futuro non ha mai utilizzato modi o parole denigratori nei confronti degli avversari. Civiltà, educazione e progetti seri pagano, oltre a costringere tutti a misurarsi sui contenuti anziché cercare la polarizzazione dei tifosi. Una considerazione va fatta anche sul Partito Democratico: abbiamo fatto un percorso straordinario sia nella costruzione del programma sia nella tenuta della coalizione. La meta era chiara fin dall’inizio, oltre un anno e mezzo fa, volevamo provare a governare Verona per un semplice motivo: l’amministrazione Sboarina è stata a nostro avviso largamente insufficiente. Nelle piccole e nelle grandi questioni Verona è rimasta isolata, con punte di degrado e con gran parte dei suoi nodi irrisolti. Sapevamo di non essere autosufficienti e per questo abbiamo cercato alleanze ampie con cui condividere idee e progettualità. I cartelli elettorali non ci interessavano e lo abbiamo chiarito da subito. È stato un bene, perché l’unità si cementa se si condividono gli obiettivi, così come è stato positivo che, tutti insieme, siamo riusciti a convincere Damiano Tommasi all’impegno diretto. Verona era e resta una città difficile per il centrosinistra. Abbiamo preferito una figura che potesse unire e che potesse rappresentare la maggioranza dei veronesi oltre le appartenenze partitiche. Piantare bandierine non ci interessava prima e non ci interessa ora. Adesso è il tempo della responsabilità e di mettersi al lavoro per attuare i cambiamenti attesi. Non ci saranno rivoluzioni e non ci saranno stravolgimenti. Faremo un passo alla volta, lo faremo assieme alle cittadine e ai cittadini di Verona. Nessuno escluso». Lo afferma il deputato veronese Diego Zardini.

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Morti sul lavoro: potenziare la prevenzione

     



Morti sul lavoro Zardini: «Potenziare la prevenzione» Il deputato sugli infortuni nel veronese: «Vicinanza alle famiglie delle vittime»

Verona, 21 giugno 2022 «A Verona muoiono ogni anno 20 persone ogni milione di occupati. Tutte le istituzioni, le categorie datoriali, le rappresentanze sindacali si mettano attorno ad un tavolo per contrastare un fenomeno ormai endemico nel tessuto produttivo. Non possiamo assuefarci ad una tragedia quotidiana come questa, occorre reagire con forza ed azioni concrete. Massima vicinanza alle famiglie così gravemente colpite da questa tragedia». Lo afferma il deputato veronese Diego Zardini.

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AGSM: Giusti i premi, non i tempi

     



AGSM: Giusti i premi, non i tempi Maldestro tentativo di un sindaco disperato di ingraziarsi i voti dei dipendenti

Verona, 2 giugno 2022 «Sincera la mia soddisfazione per un doveroso, seppur tardivo, riconoscimento ai dipendenti di Agsm. Certamente lo meritavano, anche prima dell’ultimo scampolo, speriamo davvero ultimo, di questa amministrazione. Da chiedersi il perché però di pompose dichiarazioni alla stampa. Forse perché siamo a pochi giorni dal voto e Sboarina con la sua squadra temono una bocciatura? Inutile dire che i lavoratori sapranno giudicare l’operato del sindaco uscente al netto del premio che parrebbe essere stato annunciato a tutta la città solo per motivi elettorali. Per farlo sapere ai lavoratori bastava una comunicazione interna». Così commenta il deputato veronese Diego Zardini, segretario di presidenza del gruppo Pd alla Camera con delega al lavoro e alle attività produttive.

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Caporalato: cancellare legislazione leghista contro i lavoratori

     



Caporalato: cancellare legislazione leghista contro i lavoratori Di lavoro si continua a morire. Colpite le persone più deboli e senza tutele

Verona, 24 maggio 2022 «Chiedo al mio partito, il Partito democratico e al suo segretario Enrico Letta, un immediato salto di qualità nell’eliminare tutta legislazione leghista contro i lavoratori. Sono leggi e regolamenti che consentono lo sfruttamento e la morte di lavoratori senza la minima tutela sindacale, normativa e senza neppure un briciolo di solidarietà umana. Lo sappiamo, per la Lega il caporalato non è un vero problema poiché coinvolge persone che non sono nate in Italia, il lavoro nero ‘c’è sempre stato’ quindi è inutile contrastarlo e le misure per il controllo del lavoro sono genericamente ‘burocrazia’ in più per le imprese. Lo ha ribadito il presidente della Provincia di Verona commentando con disumana superficialità la morte di quattro persone in un incidente stradale venerdì scorso. Di lavoro infatti si continua a morire e la Lega quando è stata al governo del Paese ha varato ogni provvedimento utile a ridurre le tutele dei più deboli, cioè gli immigrati, e li ha messi nelle condizioni perfette per essere sfruttati». Lo chiede il deputato veronese Diego Zardini, segretario di presidenza del gruppo Pd alla Camera con delega al lavoro e alle attività produttive.

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VALPOLICELLA – UNESCO «Necessario approfondimento scientifico»

     

VALPOLICELLA - UNESCO «Necessario approfondimento scientifico» Zardini: «Importante evidenziare la portata dell’appassimento per la vita e l’economia delle persone nei secoli»
Verona, 11 maggio 2022
«La candidatura all’Unesco è avviata e dopo tante esitazioni è stata saggiamente scelta la strada dell’iscrizione nel Patrimonio Immateriale come avevamo indicato sei anni fa. Sta ora a tutti noi dimostrare il valore identitario, cioè storico e culturale delle tecniche di appassimento del Recioto e dell’Amarone. Come giustamente ha indicato il presidente del consorzio Christian Marchesini, lo possiamo fare condividendo contenuti sui social network. Sono certo, comunque, che sapremo affiancare a questa attività spontanea e popolare, anche momenti di approfondimento con seminari, visite guidate e pubblicazioni dedicate. Lo spessore e l’importanza che le tecniche secolari di appassimento delle uve rappresentano per gli abitanti e per l’economia della Valpolicella possono davvero diventare patrimonio universale con un lavoro di studio scientifico a cui far seguire la massima divulgazione». Lo afferma il deputato veronese Diego Zardini tra i principali promotori, ancora nel 2016, della proposta di iscrizione della Valpolicella nel patrimonio dell’Umanità immateriale dell’Unesco.

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La Mozione Moda traccia un percorso: ora serve forte impegno del Governo.

     



Moda. Zardini (Pd), ora serve forte impegno del governo, mozione traccia il percorso.

“Occorre dare ulteriore seguito a quanto già è stato fatto dal legislatore sia per quanto riguarda il credito di imposta (pari al 30 per cento del valore delle rimanenze finali di magazzino), sia per l'attività di studio, ideazione e realizzazione delle collezioni da parte delle imprese, attività che con il bonus campionari, attivato nel 2011, è stata definita come un'attività di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo”. Così il deputato Dem, Diego Zardini, nella dichiarazione di voto sulla mozione a sostegno del settore della moda per conto del suo gruppo. ”Il Pd vota a convintamente a favore della mozione di maggioranza – ha precisato Zardini- perché impegna il governo ad aiutare questo importante e strategico settore, al fine di superare la crisi dovuta alla pandemia prima e poi agli effetti degli aumenti dei costi di produzione e delle sanzioni dovute alla guerra”. “Il settore manifatturiero del tessile, moda e accessorio - ha ricordato in Aula Zardini- costituisce, storicamente, uno dei motori dell'industria ed dell’economia italiana, rappresentando, allo stesso tempo, uno degli assi portanti dell'industria del «made in Italy» nel mondo. Molti sono stati i problemi che hanno caratterizzato il tessile italiano – ha aggiunto Zardini- soprattutto la competitività nei confronti dei Paesi esteri che hanno tecniche di lavoro e rispetto di parametri ambientali e della tutela del mondo del lavoro molto diversi dai nostri. Il bilancio settoriale del 2020 – ha precisato il parlamentare dem- si è chiuso con perdite gravi e ben peggiori rispetto a quelle dell'ultima crisi economica del 2008-2009. Gli effetti della crisi pandemica non hanno risparmiato il comparto, che, anzi, risulta tra le industrie manifatturiere più colpite nel nostro Paese. Cruciale è stato anche l'impatto in termini di occupazione, specialmente femminile, e di perdita di competenze, ai diversi livelli, proprio per la contrazione delle produzioni. E La crisi del settore della moda – ha concluso Zardini- ha colpito gravemente anche il commercio al dettaglio con rilevanti perdite economiche per i negozi di moda. La mozione impegna dunque il governo ad assumere una forte iniziativa a sostegno di questo importante e strategico settore.”

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