RISTORI: emendamenti per turismo e commercio
RISTORI Emendamenti per turismo e commercio Zardini: «Per le città d’arte e i negozi di vicinato servono strumenti specifici» Roma, 25 novembre 2020 «In Commissione Attività produttive della Camera stiamo lavorando a specifici emendamenti alla legge di Bilancio per dare un contributo ad alcuni settori ritenuti fondamentali per la nostra economia, come il turismo e il commercio». Il deputato veronese Diego Zardini riporta la «volontà politica condivisa da tutti i commissari», di prevedere incentivi ad hoc per il settore auto, per il turismo e per il commercio. «Per una città come Verona», continua Zardini, «il turismo ha un peso rilevante nell’economia. Per la città scaligera, come per le altre destinazioni italiane stiamo pensando a interventi di aiuto e sostegno. La scorsa estate abbiamo visto che le nostre attività turistiche, pur fortemente colpite dalla mancanza di clienti stranieri, sono rimaste a galla grazie ai turisti italiani. Incentivare quindi il turismo nazionale per le località turistiche nazionali significa garantire a questo settore entrate che dall'estero rischiano di mancare ancora per un po' di tempo». Anche il commercio sta vivendo una situazione particolarmente complicata con una fortissima contrazione delle vendite nei negozi tradizionali e lo spostamento di molti acquirenti sulle piattaforme di vendita on-line. «Siamo di fronte a una trasformazione profonda», dice Zardini, «probabilmente avviata da molto prima della primavera 2020. Però le norme di contenimento della pandemia hanno funzionato da acceleratore del processo. Questo porta alla necessità di un progetto complessivo di sostegno per il nostro commercio, perché la piccola distribuzione e i negozi di vicinato non sono solo un elemento insostituibile della nostra economia, ma sono un uno dei fattori vitali delle nostre città. Lasciarli soffocare significherebbe far seccare anche i nostri centri urbani. Governare questa trasformazione è certamente un progetto molto ampio e a medio termine, e credo serviranno strumenti innovativi per consentire a tutti gli esercenti un accesso equo alle piattaforme e alle possibilità di proporsi sul mercato digitale, ma come Commissione riteniamo che alcune scelta vadano già anticipate nella legge di Bilancio».