Povertà: soccorso agli affitti dei più deboli

     




Povertà: soccorso agli affitti dei più deboli
Il governo stanzia 140 mln. Zardini: «Le Regioni incrementino i fondi mettendo un euro per ogni euro ricevuto dallo Stato. Così raddoppiamo le famiglie beneficiarie»


Roma, 11 novembre 2020

Via libera al decreto proposto dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli che incrementa il Fondo di Sostegno alle Locazioni con uno stanziamento di ulteriori 140 milioni di euro per le famiglie a basso reddito che vivono in affitto e di 20 milioni di euro per gli studenti fuori sede. Le risorse sono ripartite tra le Regioni e sono immediatamente spendibili dai Comuni in base a quanto stabilito con il decreto ‘Cura Italia’.

«Si tratta dello stanziamento più alto degli ultimi dieci anni», sottolinea il deputato veneto Diego Zardini. «L’obiettivo è intervenire concretamente nei contesti sociali più fragili per alleggerire e supportare migliaia di famiglie che, con la pandemia, hanno vissuto e vivono tutt’ora una situazione economica di grande disagio e incertezza».

Un secondo obiettivo del governo è il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica, avviando la costruzione di nuovi edifici e intervenendo sulla manutenzione di quelli meno recenti.

In Veneto, ricorda il deputato menzionando dati del Sunia – il sindacato degli inquilini – «oltre il 93 per cento delle domande per l’assegnazione di un alloggio di residenza pubblica rimane inevaso. Nel 2017, a fronte di 14.748 domande di alloggi popolari ammesse, in tutta la Regione ne sono stati assegnati 971, mentre sono rimaste in attesa di assegnazione 13.777 domande».

Con le risorse messe in campo dal governo è possibile ampliare la platea dei beneficiari: per quello che attiene il Fondo Morosità Incolpevoli, non solo i destinatari dei provvedimenti di sfratto, ma anche coloro che presentano un’autocertificazione nella quale attestano di aver subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 30 per cento nel periodo tra marzo e maggio del 2020 rispetto all’anno precedente e di non disporre di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e degli oneri accessori; per quello che riguarda il Fondo Sostegno Affitti, l’estensione riguarda i soggetti con ISEE non superiore a 35 mila euro e che dichiarano una perdita superiore al 20 per cento nel periodo marzo-maggio 2020.

Le Regioni dovranno fissare i criteri e verificare che i beneficiari siano effettivamente in regola con i requisiti richiesti. «Questo è il punto debole del decreto, poiché sappiamo che le Regioni non sono dei campioni di efficienza e di rapidità, mentre le risorse sono disponibili immediatamente e vanno distribuite prima possibile», ammette Zardini che auspica inoltre «l’integrazione del fondo con soldi propri da parte delle stesse Regioni. Un incremento equo e in grado di rafforzare le politiche di contrasto alla povertà avviate dal governo, sarebbe che ciascuna Regione aggiunga un euro per ogni euro distribuito dallo Stato. Raddoppieremmo le disponibilità e il numero di famiglie beneficiarie».

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