RIFORME: I maggiorenni potranno votare per il Senato

     


RIFORME I maggiorenni potranno votare per il Senato Domani la legge alla Camera. Zardini: «importante per stabilità e temi legati ai giovani»
Roma, 14 ottobre 2020
La Camera dei deputati vota domani il secondo passaggio della riforma che estende la possibilità di voto per il Senato a tutti i maggiorenni. Una volta approvata, manca l’ultimo passaggio in Senato, potranno votare per la camera alta i cittadini e le cittadine che hanno compiuto i 18 anni al momento del voto e non più solo i maggiori di 25 anni.
«La riforma avrà effetti sulla governabilità e sull’agenda politica del governo», sottolinea il deputato veronese Diego Zardini. «Equiparando l’elettorato attivo delle due camere è probabile che dalle urne escano maggioranze omogenee a Montecitorio e a Palazzo Madama con un aumento della stabilità dei governi. Inoltre, offrire la possibilità a circa 4 milioni di giovani in più di esprimersi comporta la necessaria attenzione ai temi cari a quella fascia di popolazione, quindi politiche ambientali, innovazione, apertura culturale, sociale e d economica».
In definitiva, spiega Zardini, «facciamo un passo avanti importante sul piano delle riforme strutturali e lo consideriamo uno dei passaggi necessari dopo il referendum che ha tagliato la rappresentanza».

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SCUOLE: oltre 9 milioni per le superiori di Verona

     

SCUOLE Oltre 9 milioni per le superiori di Verona I deputati Zardini e Rotta, col Capogruppo in Consiglio provinciale Albertini: «Investimento a lungo temine per l’edilizia scolastica»
Verona, 12 ottobre 2020
Supera i 9 milioni di euro il riparto del governo per l’edilizia scolastica in Provincia di Verona. Lo comunicano i deputati veronesi del Partito democratico, Diego Zardini e Alessia Rotta col capogruppo in Provincia Alessio Albertini.
«Quelle stabilite dal governo sono risorse aggiuntive ai fondi già stanziati nei cinque anni scorsi con il piano ‘Buona Scuola’», spiegano. «Un ulteriore incremento di disponibilità finanziarie di cui le nostre scuole hanno grande necessità per essere sempre più sicure e accoglienti».
Destinatarie del provvedimento sono le scuole superiori del territorio che riceveranno in totale 9.321.118,83. I finanziamenti serviranno a lavori di manutenzione, messa in sicurezza, adeguamento alle più recenti normative antisismiche e antincendio e efficienza energetica.
«Ogni euro speso per le scuole è un investimento», concludono i deputati. «In Veneto l’impegno del governo su queste misure è di 65 milioni 894 mila euro, in tutta Italia arriva a 855 milioni di euro».
L'articolo di TgVerona ( clicca qui )

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COMUNI CONFINANTI: Quattro milioni a 8 comuni veronesi

     

COMUNI CONFINANTI Quattro milioni a 8 comuni veronesi Zardini e Rotta: «Possibili manutenzioni, riqualificazioni e iniziative per fronteggiare l’emergenza sanitaria»
Verona, 26 settembre 2020
I comuni della Provincia di Verona confinanti con il Trentino avranno quest’anno a disposizione complessivamente 4 milioni di euro per interventi di miglioramento della viabilità comunale, realizzazione di parcheggi e strutture a servizio della comunità, riqualificazione degli impianti sportivi, potenziamento del settore turistico e interventi a sostegno della comunità per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ne danno notizia i deputati veronesi Diego Zardini e Alessia Rotta.
«La decisione sull’utilizzo delle risorse», spiegano Zardini e Rotta, «è stata presa dal Comitato paritetico del Fondo Comuni Confinanti, presieduto dal collega Roger De Menech, che nella seduta del 25 settembre ha approvato i programmi di intervento».
I comuni veronesi confinanti sono otto: Bosco Chiesanuova, Brentino Belluno, Dolcè, Erbezzo, Ferrara Monte Baldo, Malcesine, Sant’Anna d’Alfaedo e Selva di Progno.
«La semplificazione attuata dal Comitato», affermano i due parlamentari, «risponde alla necessità di garantire un utilizzo più efficace delle risorse, dare ai Comuni la liquidità necessaria in tempi brevi e permettere al Fondo di gestire le pratiche in maniera più snella».
In via sperimentale per l’anno in corso, i Comuni hanno quindi potuto presentare un’istanza di finanziamento riferita ad un “programma di interventi”, in numero massimo di quattro, rientranti in sette ambiti definiti con l’aggiunta di un nuovo dedicato agli investimenti collegati alla gestione emergenziale da COVID-19.
Rotta e Zardini ricordano l’importanza del dialogo con i sindaci e con le amministrazioni per ottenere azioni efficaci. «Doveroso tenere conto del contesto in cui ricadono i progetti, altrimenti il rischio è ‘fare senza pensare’, che significa spesso sprecare».
Un aiuto concreto ai comuni è anche l’anticipo del 30 per cento delle risorse, altra decisione presa collegialmente dal Comitato per fare fronte alla crisi di liquidità dovuta all’emergenza sanitaria.

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Infrastrutture: TAV prosegue, Pedemontana ferma

     



Infrastrutture: TAV prosegue, Pedemontana ferma Zardini e Rotta: «A breve i lavori su linea Verona Vicenza»

Verona, 25 settembre 2020 Il governo sta per avviare le attività propedeutiche alla realizzazione del tratto di Alta Velocità Ferroviaria in Veneto. Lo riferiscono i deputati veronesi del Partito democratico Diego Zardini e Alessia Rotta. Il General Contractor Iricav2, incaricato di esecuzione dell’opera, la prossima settimana manderà le comunicazioni di avvio delle attività di espropriazione degli immobili dove sorgeranno i cantieri. «La tratta interessata è quella da Verona a Bivio Vicenza, cioè il penultimo tassello dell’intera linea Milano – Venezia», spiegano i deputati Rotta e Zardini. «Dove il governo nazionale mette, oltre che le risorse anche la volontà politica, le opere si fanno con il consenso dei sindaci e dei cittadini. Man mano che procedono le procedure di esproprio potranno essere installati i cantieri. Altrove rimaniamo impantanati con infrastrutture mai fatte, come la Treviso Mare o con i cantieri bloccati, come la Pedemontana dove stanno emergendo gravi problemi di sicurezza oltre a quelli ambientali nonostante il cantiere sia aperto da 10 anni e il progetto risalga a due decenni orsono». Tornando alla ferrovia, il General Contractor aprirà i propri uffici di San Martino Buonalbergo per fornire informazioni sugli espropri e sulle relative procedure burocratiche. «Grandi opere utili, come una nuova linea ferroviaria, devono essere viste con favore», aggiunge il capogruppo PD della Provincia di Verona e sindaco di Belfiore, Alessio Albertini. «Come sindaco ho sempre seguito con grandissima attenzione il procedimento, per dare massimo sostegno ai soggetti che verranno espropriati. Ho già preso contatti con il Consorzio Iricav2 per un incontro da tenersi nei prossimi giorni». Dal punto di vista dell'impatto ambientale, conclude Albertini, «è necessario che venga attivato quanto prima il tavolo tecnico previsto dalle prescrizioni del CIPE, per verificare con tutti gli enti locali il piano delle compensazioni e delle mitigazioni ambientali».

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Lavoratori dello spettacolo: aiuti solo dal governo. Zero dalla Regione.

     



Lavoratori dello spettacolo: aiuti solo dal governo. Zero dalla Regione. Zardini e Rotta: «20 misure specifiche dallo Stato, non una dalla giunta»

Verona, 18 settembre 2020 I lavoratori del comparto spettacolo sono stati tra quelli che più hanno sofferto della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria. Il settore è caratterizzato da precariato diffuso e occupazioni intermittenti e le misure restrittive che il governo ha dovuto prendere per fermare la pandemia hanno reso ancora più evidenti le problematicità di questi lavoratori. «Nel tentativo di arginare gli effetti negativi della crisi», ricorda il deputati veronesi del Partito democratico Diego Zardini e Alessia Rotta, «il governo italiano ha varato fin da marzo scorso, un serie di provvedimenti con misure economiche specifiche per questi lavoratori». Sono state autorizzate integrazioni salariali con risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo, misure di sostegno al reddito con le risorse frutto della riscossione dei diritti d’autore pari a 13,5 milioni di euro, due mensilità di indennità speciale di 600 euro e una di 1000 euro per i lavoratori intermittenti e professionisti dello spettacolo; introduzione della cassa integrazione ordinaria e in deroga per i lavoratori dello spettacolo dal vivo, prorogata fino al 31 dicembre; decontribuzione al 100 per cento per sei mesi dei costi del personale assunto a tempo indeterminato e per quattro mesi del personale rientrato dalla cassa integrazione; esenzione della seconda rata IMU per teatri, sale da concerto e spettacoli; riconoscimento dello stesso contributo del 2019 agli enti dello spettacolo; quota FUS ripartita sulla base della media delle percentuali assegnate nel triennio 2017-2019 per le fondazioni liriche; l’anticipo fino all’80 per cento del contributo FUS per gli organismi dello spettacolo; fondo di emergenza da 26,8 milioni di euro per gli operatori dello spettacolo esclusi dal contributo FUS; fondo di emergenza da 5 milioni di euro per gli operatori dello spettacolo viaggiante; fondo di emergenza da 10 milioni per i teatri privati e le piccole sale; fondo di emergenza da 12 milioni per i concerti annullati o sospesi; fondo di emergenza da 10 milioni per i live club e gli organizzatori di concerti; estensione dell’Art Bonus a complessi strumentali, società concertistiche e corali, circhi e spettacoli viaggianti; 10 milioni di euro per realizzare una piattaforma digitale per la cultura e lo spettacolo italiano; recupero dei 60 milioni di euro di residui attivi dell’IMAIE per sostenere artisti, interpreti ed esecutori; voucher di 18 mesi o ristoro monetario per il rimborso per concerti e rappresentazioni annullati causa Covid-19; incremento delle risorse previste dalla legge Bacchelli. «Dispiace sottolineare», conclude Rotta, «che alle risorse nazionali non siano state aggiunte risorse regionali, per lo meno in Veneto, che avrebbero contribuito ad alleviare le sofferenze di migliaia di lavoratori. Purtroppo la giunta Zaia, impegnata altrove, non ha messo un euro per i lavoratori dello spettacolo e della cultura del Veneto».

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Maurizio Martina a sostegno di Anna Maria Bigon

     



Elezioni a Verona:Maurizio Martina a sostegno di Anna Maria Bigon

Verona, 15 settembre 2020
«Dentro le istituzioni abbiamo bisogno di persone con alle spalle esperienze di vita reale perché i cambiamenti che dovremo avviare, a livello nazionale e a livello europeo, possono avere successo solo con politici che sanno come funziona la vita reale delle persone». Lo ha detto l’esponente del Partito democratico, Maurizio Martina, intervenuto a Verona nel corso di un’iniziativa elettorale a sostegno della candidata Anna Maria Bigon.
I cambiamenti a cui andremo incontro, ha ribadito Martina, saranno epocali e avranno l’Europa al centro. «L’unica possibilità di uscire dalla crisi dovuta alla pandemia e di migliorare le nostre condizioni di vita è affidata al progetto europeo. Oggi lo riconoscono tutti. E le tante risorse impegnate per il nostro Paese devono esprimere l’idea di un modello e di una visione del Paese che riparta dalle persone e dai territori».
«Che viviamo una fase diversa della storia lo testimonia la riorganizzazione in atto della manifattura lungo l’asse lombardo veneto, nella dorsale che da Milano porta a Venezia. Sta cambiando e molto velocemente, il modo di lavorare, di produrre, di vivere. Abbiamo la possibilità di orientare questa trasformazione perché sia a servizio delle persone. Per questo, lo ribadisco, ciascuno di noi deve fare il suo pezzettino di lavoro, dal segretario di circolo, al parlamentare europeo. Passando ovviamente dai consigli regionali che sono lo snodo di attuazione delle politiche comunitarie e nazionali», ha concluso Martina.
All’incontro hanno partecipato oltre all’ex segretario del PD, l’eurodeputata Alessandra Moretti e i deputati Alessai Rotta e Diego Zardini.

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