Zero argomenti e tanti attacchi violenti: così i 5S tentano di motivare l’elettorato
Zero argomenti e tanti attacchi violenti. Così i 5S tentano di motivare l’elettorato
Verona, 12 Febbraio 2018
Quando rincorri, hai poca visibilità e meno argomenti, attacca il tuo avversario, denigralo, infangalo, scatena polemiche, sarai l’unico a guadagnarci. Quella che fino a poco tempo fa era una regola non scritta delle campagne elettorali, è stata di recente codificata dal Movimento 5 Stelle. Come ha rivelato la stampa veneta due settimane fa, il responsabile comunicazione veneto dei grillini ha impartito l’ordine a tutti i suoi candidati: “In questa campagna elettorale faremo molta comunicazione negativa sui partiti e sui candidati che corrono in veneto (sic). Ognuno di voi va (sic) a cercarsi i diretti concorrenti e tira (sic) fuori il peggio che si può tirar fuori. Nefandezze, foto imbarazzanti, dichiarazioni e tutto quello che può servire a fare campagna negativa su di loro”.
A leggere i quotidiani di oggi, il diktat è stato preso estremamente sul serio dai candidati 5S di Verona. Non avendo proposte concrete e incapaci di trovare qualunque genere di “nefandezza” sugli avversari, l’attacco è virato sulle attività svolte dai rappresentanti del Partito Democratico a favore di Verona e del suo territorio.
«Credo dia loro fastidio doversi confrontare con persone che con molta umiltà da un lato hanno perseguito un progetto di sviluppo per il territorio e per la città e dall’altro si sono messe a disposizione degli amministratori, tutti, non solo quelli di area centrosinistra. E probabilmente a indispettire il M5S è il riconoscimento a più livelli del nostro metodo e dei risultati ottenuti», commenta il deputato veronese Diego Zardini.
«In ogni caso non ci scomponiamo», afferma ancora Zardini. «Nel Partito Democratico continueremo a perseguire il bene di tutti non il male per qualcuno. Tanto meno dei nostri avversari politici che continueremo a rispettare, nonostante le sostanziali differenze di vedute. Perché la nostra società, veneta e italiana, ha bisogno di persone e rappresentanti dei cittadini capaci di immaginare un futuro in cui si affermino valori positivi. Una società in cui tutti si possano esprimere liberamente, nella politica ma soprattutto nel lavoro e nella cultura, dove le persone si rispettano a prescindere dalla loro appartenenza politica, credo religioso o stile di vita».