Scambi: Salvini è salvo, la Tav è morta

     






SCAMBI
SALVINI È SALVO, LA TAV È MORTA


Roma, 21 Febbraio 2019


«Si sta consumando uno dei peggiori baratti a livello politico che l’Italia repubblicana ricordi. Due giorni fa la giunta per le immunità del Senato ha negato l’autorizzazione a procedere per il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso diciotti. Hanno votato contro l’autorizzazione 15 membri della giunta, compresi i sei presenti del Movimento 5 Stelle, e hanno votato a favore in sei. Subito dopo, Lega e 5Stelle hanno trovaato l’accordo per le nomine all’Inps, sul reddito di cittadinanza e adesso sullo stop alla Tav. Neppure i più cinici governi della Prima Repubblica si sono spinti a tanto, scambiando le vicissitudini giudiziarie di un politico con lo sviluppo dell’intero paese. Le ferrovie transfrontaliere, in particolare i collegamenti transalpini tra Torino e Lione e sul Brennero sono indispensabili per favorire gli scambi in tutta Europa e per ridurre la quota di merci trasportata su gomma che contribuisce a fare della pianura padana un’enorme cappa di inquinamento. A ben vedere, invece, Lega e 5Stelle preferiscono gli scambi politici». Lo afferma il deputato del Partito Democratico, Diego Zardini.

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