Ritardati pagamenti PA: Zardini chiede più trasparenza

     




Ritardati pagamenti PA: Zardini chiede più trasparenza
Depositato un progetto di legge per inserire i ritardi tra le performance

Roma, 9 Ottobre 2018

Il deputato veronese Diego Zardini ha depositato un progetto di legge per rendere più trasparenti dati sui ritardati pagamenti della pubblica amministrazione italiana.

«Gli indicatori utilizzati oggi», spiega Zardini, «hanno il limite di essere ‘leggibili’ solo dagli addetti ai lavori, mentre risultano di difficile comprensione per l’opinione pubblica e spesso anche per le imprese creditrici».

Il progetto di legge indica tutti i nuovi dati che le pubbliche amministrazioni devono fornire sulla situazione relativa ai ritardi nei pagamenti ed esplicita che i dati e le informazioni relative ai pagamenti devono essere mantenute pubbliche per consentire la creazione di serie storiche comparabili. Si prevede, inoltre, al fine di potenziare e di velocizzare i processi di pagamento, che ogni amministrazione sia tenuta ad inserire nel piano della performance l’obiettivo di miglioramento dei tempi medi di pagamento rispetto all’anno precedente fino al conseguimento dei tempi stabiliti dalla normativa vigente.

L’inserimento nel piano della performance dei tempi medi di pagamento delle pubblica amministrazione consente infatti di applicare anche a questo settore la misurazione e la valutazione della performance e la partecipazione dei cittadini e degli utenti al processo di misurazione della performance organizzativa, richiedendo alle amministrazioni di adottare sistemi consolidati di rilevazione del grado di soddisfazione e di sviluppare le più ampie forme di partecipazione.

«L’Italia», ricorda Zardini, «dopo aver recepito la direttiva europea in materia, è stato tra ai paesi che maggiormente hanno contratto i tempi di pagamento tra il 2011 e il 2014. Nonostante ciò, nel 2018 rispetto alla media europea di 42 giorni, l’Italia ha accumulato un ritardo dei suoi pagamenti di ben 63 giorni. Una maggiore trasparenza su questo tema contribuirà a stimolare la pubblica amministrazione e i suoi dirigenti a conformarsi alla normativa italiana ed europea».

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