Report Indice Green Economy del Veneto

     
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Il sito internet “Fondazione Impresa” ha stilato una classifica della Green Economy per l’anno 2014, la quale da un’idea di un Italia in cui i classici squilibri Nord-Sud vengono superati e dove l’economia verde è “patrimonio di tutti”.
In questa classifica ai primi 10 posti si trovano 4 regioni del Nord (Trentino Alto Adige 1°, Valle d’Aosta 3°, Veneto 9° ed Emilia Romagna 10°) 3 del Centro (Marche 2°, Toscana 5° e Umbria 7°) e 3 del Mezzogiorno (l’Abruzzo è 4°, la Basilicata è al 6° posto e la Calabria all’8°).
É il Trentino Alto Adige la regione più green d’Italia, secondo questo particolare studio. La regione autonoma domina la classifica grazie ad un rendimento efficiente nella maggioranza degli indicatori green.
Scendendo nella classifica della green economy 2014 si trovano tre regioni del Nord: Veneto(9° posto), Emilia Romagna(10° posto) e Piemonte(11° posto). Queste tre regioni presentano un risultato migliore della media italiana e, in questo senso, dal punto di vista della green economy si “salvano”.
Il Veneto in particolare si è piazzato al 9° posto primeggiando nella raccolta differenziata (64,6%) e nella dotazione di parcheggi (52,3 ogni 1.000 auto), mentre conta due 3° posti per densità di piste ciclabili (63,2 km per km2) e rifiuti in discarica (8,9% vs media italiana del 36,9%). Di converso in più della metà degli indicatori (13 su 21) si posiziona nella parte bassa della classifica (11° posto o peggiore) e in due casi la regione è quasi fanalino di coda: 19° posto sia per superficie agricola coltivata biologicamente che per alloggi agri-turistici.
L’INDICE DI GREEN ECONOMY (IGE)
L’indice di Green Economy, attraverso cui è possibile stilare una “classifica” delle regioni italiane, è frutto dell’incrocio di 21 indicatori di performance afferenti ai principali settori interessati dalla green economy: energia, imprese/edilizia/prodotti, agricoltura, turismo, trasporti/mobilità e rifiuti.
Le variabili che compongono gli indicatori sono state selezionate sulla base dei principali aspetti che declinano la green economy, prendendo in considerazione gli indicatori che forniscono informazioni accurate, attendibili e confrontabili rispetto alle 20 regioni italiane. I dati alla base dello studio sono stati tratti da fonti ufficiali (Istat, Terna, Sinab, Enea, GSE, etc.) sulla base delle informazioni statistiche disponibili a fine novembre 2014.
Gli indicatori sono stati sottoposti a una specifica procedura statistica di standardizzazione della variabile allo scopo di rendere confrontabili parametri che presentano unità di misura diverse. La media aritmetica delle variabili standardizzate relative ai 21 indicatori equivale al punteggio dell’Indice di Green Economy (IGE).
Si è proceduto attraverso la seguente metodologia:
1. Calcolo delle standardizzate: al fine di uniformare le variabili, sono stati calcolati i valori standardizzati per ciascun indicatore(z =((x – media)/scarto quadratico medio)). Attraverso questa procedura statistica è possibile confrontare variabili identiche appartenenti a distribuzioni diverse, ma anche variabili diverse o variabili espresse in unità di misura differenti.
2. Costruzione dell’indicatore di sintesi: l’indicatore di sintesi è costruito come media delle standardizzate dei singoli indicatori tenendo conto per ciascuno di essi il segno appropriato. Ad esempio, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rappresenta un fattore positivo ed è preso con il segno “+”; di converso, la % di famiglie che dichiara molto o abbastanza presente la sporcizia nelle strade rappresenta un fattore negativo e quindi è preso con il segno “-“.
L’indice di Green Economy 2014 rappresenta un miglioramento dell’Indice di Green Economy 2013 e dei precedenti.
Uno scorcio alle tematiche green: le valutazioni settoriali
Nello specifico con riferimento al ciclo-turismo/mobilità sostenibile, le regioni del Nord (esclusa solo la Liguria) occupano i primi posti della classifica sulla densità di piste ciclabili. In cima alla classifica anche il Veneto con 63,2 km di piste ciclabili per 100 kmq di superficie dei capoluoghi di provincia, contro una media nazionale di appena 17,4 km.
Per quanto riguarda il settore dei rifiuti c’è un dominio del Nord Est.
Il Triveneto(Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) è l’area più virtuosa in materia di raccolta differenziata: 64,6% per Veneto sul totale dei rifiuti urbani, contro una media nazionale del 42,3%. Nel complesso, le regioni del Nord adottano comportamenti più virtuosi anche in materia di gestione dei rifiuti, con il Veneto che risulta tra le prime per più contenuto smaltimento in discarica con l’8,9% di rifiuti urbani smaltiti in discarica, contro una media nazionale del 36,9%  Al Nord è infine meno elevata la percentuale di famiglie che dichiara la presenza di molta o abbastanza sporcizia nelle strade.

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