REGIONALI: LA SFIDA É APERTISSIMA, ECCO PERCHE’ ALESSANDRA VINCERÁ

     

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Per le elezioni del 31 maggio qualcuno vorrebbe che i veneti non si esprimessero neppure, dichiarando d’aver già vinto. Invece la sfida a mio avviso è apertissima, con così tanti elettori indecisi o che sembrano volersi astenere il risultato è tutt’altro che scontato.
Alessandra Moretti ha incontrato i veneti vistando ciascuno dei 579 comuni, dove ha trovato molto entusiasmo e sostegno anche in località tradizionalmente difficili per il centrosinistra.
Peraltro ci sono ben cinque liste a sostegno di Alessandra Moretti che coprono un largo spettro di opzioni politiche con civiche vere, amministratori capaci e personalità in lista davvero rappresentative. Poi c’è il PD che a Verona sta lavorando tantissimo, in modo sinergico, con tutti i suoi rappresentanti impegnatissimi ad ogni livello con iniziative importanti anche con membri di governo e con delle candidature plurali e pregevoli, tutte molto convincenti anche se è rimasta la preferenza unica dopo la bocciatura della proposta del PD sulla doppia preferenza di genere. É per questo che molti democratici hanno deciso di combattere questa ottusità di Zaia votando donna e nel mio caso ho scelto di sostenere la brava e capace Orietta Salemi.
Sappiamo che la battaglia politica è difficile. Il Governo Renzi sta facendo molte cose positive, ma come ogni azione di cambiamento porta con se molti dubbi, qualche strappo e anche disagio nella parte di elettorato più a sinistra e più sensibile ai temi ambientali.
In qualità di unico deputato veronese che fa parte della minoranza dem e sempre impegnato su temi ambientali mi sento di fare un appello al voto per Alessandra Moretti. Capisco il disagio di tanti, ma in Veneto abbiamo una occasione storica, che non possiamo perdere. E qui se non vince Alessandra non c’è che il perpetuarsi del passato, un passato pieno di ombre. Vent’anni di Galan e Zaia ci hanno lasciato un Veneto più debole, isolato e più povero. Sfido i veneti a ricordare questi cinque anni di Zaia per una cosa buona fatta. A me non viene in mente. E poi non può essere sottaciuto che dietro Zaia c’è la Lega di Salvini, che vuole rinchiudere il Veneto nei suoi confini invece di aprirgli l’orizzonte, che sa solo evocare paure, sollevare gli istinti peggiori come l’odio e sul piano economico portare il Veneto e le sue imprese al fallimento tramite l’uscita dall’euro. Per non parlare dell’atteggiamento verso i rifugiati. A parte l’ipocrisia dei silenzi della Regione ai tavoli con lo Stato, l’egoismo che Zaia tenta di scatenare contro persone sfortunate è quanto di più lontano dagli insegnamenti della Chiesa e della religione cristiana. Stupisce che questo non sia evidente a tutti.
I Veneti vogliono cambiare ed hanno il coraggio per farlo, come hanno il coraggio e l’inventiva di creare lavoro, fare impresa, studiare e metter su famiglia.
In Veneto non va tutto bene, dalle liste d’attesa, alle crisi aziendali e a tante scelte sbagliate che hanno penalizzato i Veneti.
Le politiche proposte da Alessandra Moretti sono la soluzione in grado di dare speranza e rilanciare la regione Veneto.
Evidente che una vittoria in Regione spianerebbe la strada per un cambio di registro anche a Verona nel 2017, un cambio che è largamente sentito come necessario e compito del PD è preparare una alternativa che sia finalmente credibile e competitiva in modo che i veronesi possano scegliere a chi affidare le chiavi della città.
Zaia sa tutto questo, lo sanno anche i veneti e chiedo a tutti di non fare altro che valutare quanto fatto dall’attuale governatore e provare a dare fiducia a chi come il PD non ha ancora avuto l’opportunità di mostrare le sue capacità. Se domenica i veneti avranno coraggio ci sarà una grande sorpresa per Zaia.
Alessandra Moretti se ci crediamo e impegnamo, sarà la Presidente della Regione Veneto.

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