Ratifica degli accordi di Parigi sul clima: l’Italia è in ritardo

     

 

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Il ministero dell’Ambiente ha assicurato che il governo invierà alle Camere il disegno di legge di ratifica dell’Accordo sul Clima di Parigi entro settembre. Senza un’adeguata attenzione dell’esecutivo, l’iter di ratifica rischia di non essere concluso prima della COP22 di Marrakech ma arrivare preparati alla prossima Conferenza Onu sul Clima rappresenta un passaggio importante, a maggior ragione dopo l’avvenuta ratifica da parte di Stati Uniti e Cina. Nonostante l’Unione europea in passato abbia avuto un ruolo di leadership per le politiche di riduzione delle emissioni e sia stata determinante nel tenere in vita il processo avviato con il Protocollo di Kyoto del 2005, all’appello dei 23 Stati che hanno aderito all’intesa mancano ancora l’Europa e l’Italia. Andare a Marrakech avendo già ratificato l’intesa è determinante per dare maggiore forza e credibilità nelle sedi internazionali. A tal fine è molto importante che la Legge di Stabilità contenga misure che vanno nella direzione indicata dall’Accordo sul clima siglato a Parigi.

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