Questione esodati: 32000 nuove salvaguardie
Il Senato ha approvato in via definitiva il Testo unificato delle proposte di legge in materia di deroghe riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico, (c.d. “esodati”), nel testo licenziato il 3 luglio dalla Camera, che prevede un ampliamento della platea dei beneficiari e l’estensione dei termini temporali della decorrenza delle tutele.
E’ quindi divenuto legge il disegno di legge contenente la sesta salvaguardia del Governo. Un testo unitario che si pone l’obiettivo di risolvere definitivamente e in maniera organica i tanti errori e le tante incongruenze che hanno creato il cosiddetto fenomeno degli “esodati”. La norma riguarda la salvaguardia di32.100 lavoratori rimasti senza pensione e senza stipendio: 8.100 sono le nuove estensioni salvaguardate, a cui si aggiunge la riassegnazione delle 24.000 posizioni avanzate nell’ambito della seconda e della quarta salvaguardia. Il testo è frutto di un emendamento del Governo, depositato a fine giugno in Commissione Lavoro alla Camera dallo stesso ministro Giuliano Poletti, sostitutivo della proposta del testo unitario.
In sostanza, grazie a questo emendamento altre 32.100 persone potranno andare in pensione sulla base dei requisiti precedenti la riforma Fornero e ne beneficeranno coloro che sono rimasti senza lavoro e senza pensione prima della riforma (anche se avevano – novità – un contratto a tempo determinato) e che matureranno i requisiti precedenti alla Fornero entro il 6 gennaio 2016 (e non più entro il 6 gennaio 2015, come prevedevano le precedenti salvaguardie). Questo “anno in più”, e l’estensione della tutela anche ai lavoratori a tempo determinato, allargherà la platea, portando a 170.000 il totale dei salvaguardati dal 2012 ad oggi.
Il costo complessivo per questo ulteriore provvedimento è stimato in 2.037 milioni di euro nel periodo 2014-2022 (di questi, 1.635 derivano dalle predette economie, mentre 402 milioni dai fondi destinati per gli ammortizzatori sociali in deroga). Il ministro Poletti, illustrando la sua proposta, ha comunque annunciato l’intenzione del Governo di predisporre, in occasione delle legge di stabilità, una misura strutturale che superi il problema e che esca dalla logica delle salvaguardie parziali.
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