Pua Via Mameli: tutte le risorse al territorio

     




Verona 12/12/2017


La vicenda del Pua Mameli per la riqualificazione dell’ex area Bam si inscrive in una lunga parabola politico-amministrativa che comincia nell’ultimo anno della prima amministrazione Tosi – vedendo il centrodestra unito votare compattamente per questa lottizzazione pesantissima per la città e il quartiere, sordo alle richieste di mitigazione dei cittadini – e arriva agli ultimissimi giorni della seconda amministrazione Tosi, quando vengono dati gli ultimi superficiali ritocchi al piano senza alternane la sostanza.


Sappiamo tutto delle contraddizioni del suo iter travagliato: l’abuso originario dell’abbattimento della facciata storica dell’ex Bam, passato in sanatoria; la sorprendente ammissione delle macerie al Piano Casa per l’ampliamento degli immobili; le altezze eccessive (11 piani poi ridotti a 10) che con ogni evidenza compromettono lo skyline; i numerosi passaggi di proprietà dell’area; la mancata tutela archeologica della strada romana; le complicazioni viabilistiche, sistemate sulla carta con la previsione di un semaforo; le problematiche della rete fognaria.


Sappiamo tutto perché nel 2011 siamo stati noi, come Pd, con l’allora consigliere Diego Zardini, a raccogliere tra i cittadini le firme e a presentare le osservazioni. Tutte bocciate dalla giunta, tranne che per la riduzione delle altezze massime di un piano, da 11 a 10.


Oggi come ieri intendiamo portare avanti, nella maniera più realistica ed efficace possibile, questa linea di contrasto dell’impatto e di riduzione del danno. Essere realistici significa comprendere che il fulcro delle mitigazioni possibili sono i 230 mila euro delle opere compensative, fortunatamente svincolati da un’opera non urgente come la copertura della pista di pattinaggio e monetizzati. Si tratta dunque di recuperare queste risorse dalle pieghe del bilancio comunale con un’azione congiunta in Consiglio comunale e in Circoscrizione per metterle a disposizione delle esigenze della Seconda Circoscrizione.


Inoltre si tratta di vedere se e come sono stati concretamente impegnati i 600 mila euro complessivi delle opere di urbanizzazione. Memori delle parole pronunciate nelle passate amministraziono, quando veniva promesso “1 milione di euro per le casse della seconda Circoscrizione” (dichiarazione del 20.12.2011), pretendiamo che rimanga sul territorio fino all’ultimo centesimo.


Il comunicato

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