Per la prima volta in Italia una legge dello Stato tutela gli alberi monumentali

     

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 18 novembre  2014 è stato pubblicato il decreto attuativo interministeriale sugli alberi monumentali, uno dei più importanti tra i decreti attuativi della Legge n.10 del 2013 per gli spazi verdi urbani: vengono infatti definiti in modo univoco i requisiti per la qualifica di albero monumentale e diventano finalmente operative le sanzioni (dai 5 mila ai 100 mila euro, salvo che il fatto non costituisca reato) contro chi danneggia questo prezioso patrimonio comune.
Nei criteri di monumentalità sono previsti la maestosità e la longevità dell’esemplare, la forma e il portamento, se l’esemplare abbia testimoniato a avvenimenti storici o culturali, e ancora il valore ecologico relativo alla presenza faunistica che su esso si insedia.
Secondo le poche stime disponibili, in Italia vi sono oltre ventimila alberi di importanza monumentale, nei quali l’elevato pregio ambientale si accompagna al fatto di simboleggiare eventi storici, identità territoriali, storie e leggende secolari. Ora finalmente questo patrimonio potrà essere conosciuto nelle sue reali dimensioni e soprattutto difeso adeguatamente.
Finora, la tutela degli alberi monumentali era stata oggetto di un’integrazione del Codice Urbani con la quale gli alberi erano stati introdotti tra i beni culturali che possono essere vincolati. Si trattava, però, di una semplice indicazione che dava facoltà alla sovrintendenza di richiedere il vincolo, ma secondo la quale un albero secolare che si trovasse in una proprietà privata poteva essere abbattuto senza consequenze legali, se il vincolo non era stato richiesto dal proprietario. Alcune Regioni erano corse ai ripari dotandosi di leggi di tutela, mancava, però, una normativa unica e l’albo nazionale degli alberi secolari, che non è mai stato realizzato e che ora potrebbe prendere corpo.
Il medesimo decreto fissa, infatti, al 31 luglio 2015 il termine entro il quale i comuni italiani,coordinati dalle regioni, dovranno realizzare il censimento degli alberi monumentali presenti nel loro territorio, censimenti che confluiranno in un elenco nazionale. Le nuove norme riguardano in generale lo sviluppo del verde urbano e prevedono, tra l’altro, l’obbligo per i Comuni di rispettare standard minimi in materia di verde pubblico per abitante, misure per favorire la creazione attorno alle città di ‘cinture verdi’ e soluzioni architettoniche innovative quali le coperture a verde sui lastrici solari e sulle pareti degli edifici. Inoltre quando nelle grandi città vengono avviati i lavori per realizzare infrastrutture che prevedono l’abbattimento di alberi, la norma consentirà di individuare la presenza di un albero monumentale e tutelarlo.
Tra i punti qualificanti della legge per gli spazi verdi urbani, inoltre, c’è anche l’istituzione del bilancio arboreo, strumento grazie al quale i sindaci dei Comuni sopra i 15 mila abitanti devono rendere noto agli elettori prima delle elezioni il saldo tra il numero di alberi trovati e quello degli alberi da loro piantumati.
Il decreto cade a ridosso del 21 novembre, prima Giornata nazionale degli alberi, istituita grazie alla legge per lo sviluppo degli spazi verdi urbani e dedicata proprio agli alberi monumentali. L’obiettivo della festa dell’Albero, che ha il patrocinio del ministero dell’ambiente, è quello di unire e sensibilizzare il Paese sui temi della difesa e la tutela del verde urbano: un modo per ricordare che le piante sono i polmoni della Terra, sono un bene comune di inestimabile valore per la salute dell’uomo e per l’equilibrio ambientale, oltre che un elemento qualificante del tessuto urbano e dell’aggregazione sociale.

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