Nuovo Testo unico forestale

     




Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che il Consiglio dei Ministri ha approvato alcuni importanti provvedimenti per il settore agroalimentare: sono stati approvati i decreti legislativi del Mipaaf sul riordino di Agea e sulla riforma della legislazione forestale con la creazione del Testo unico forestale.


Il Testo unico forestale, ha affermato il Ministro Maurizio Martina, è uno strumento essenziale per un Paese come il nostro che ha 12 milioni di ettari di boschi. Mancava da 17 anni una norma organica, ora possiamo davvero valorizzare di più e meglio le nostre foreste. Abbiamo previsto una Strategia nazionale forestale che fissi le linee guida per i prossimi venti anni. Vogliamo fare del bosco una risorsa, che aiuti a difenderci dal dissesto idrogeologico e dia un contributo alla lotta allo spopolamento delle aree rurali grazie al rilancio dell’attività vivaistica forestale“.


Con la riforma di Agea – ha proseguito Martina – avviamo un percorso di riforma attesa da tempo e ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, ma puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema“.


LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL TESTO UNICO FORESTALE


Dopo 17 anni si interviene con una nuova disciplina organica per la valorizzazione del patrimonio boschivo e forestale nazionale. I boschi italiani hanno raggiunto oggi i 12 milioni di ettari e il Testo unico forestale approvato ha proprio l’obiettivo di promuoverne una corretta gestione attiva. La norma prevede:


– una Strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale;

– il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero nel coordinamento stretto tra tutti gli Enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste;

– le definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell’applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate;

– criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola;

– una più stretta disciplina sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso, mantenendo saldo il principio dell’obbligo di compensazione;

– innovativi principi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime.


RIFORMA AGEA


La norma ha l’obiettivo di riorganizzare Agea e rendere più efficiente l’intero sistema di erogazione degli aiuti in agricoltura. I punti cardine della riforma:


– migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole. A questo scopo si interviene per valorizzare il ruolo dei Centri di assistenza agricola (CAA), con maggiore trasparenza, efficienza e tutela degli agricoltori;

– rendere più efficienti e tempestivi i pagamenti. Per questo si rafforza l’integrazione anche informatica tra Agea e gli organismi pagatori regionali e si interviene con modifiche sostanziali sul SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) che diventa sistema unico per la gestione dei servizi essenziali trasversali;

– razionalizzare e contenere la spesa con la riorganizzazione di Agecontrol all’interno di Agea.


Fonte Mipaaf

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