Dopo i ballottaggi, il Pd ha un campo aperto per fronteggiare la destra

     




Dopo i ballottaggi il Pd ha un campo aperto per fronteggiare la destra

Verona, 10 giugno 2019

«I risultati dei ballottaggi ci riportano una politica sempre più divisa tra un centrosinistra aperto alla società e riformatore e l’estrema destra». Anche in provincia di Verona, ricorda il deputato Diego Zardini, «i tre comuni dove si è votato ieri ripropongono quello che è ormai uno schema applicabile a tutto il territorio nazionale. I tre candidati di ispirazione di centrosinistra a San Bonifacio, Pescantina e Negrar hanno dovuto affrontare con le loro forze la Lega, sbarcata nel veronese con i vertici del partito regionale e nazionale e con un’agenda dettata dall’alto, tanto ammaliante quanto distante dalle esigenze del territorio. A San Bonifacio il sindaco uscente Provoli è stato confermato senza problemi e con largo margine. A Negrar il sindaco uscente di centrosinistra, Grison, ha vinto per un pugno di voti, mentre a Pescantina il sindaco Cadura ha dovuto cedere il passo alla fuorviante campagna leghista. Al di là dei ballottaggi, in tutti i comuni dove si è votato, emerge chiaramente lo spazio per un’azione politica profonda da parte del Partito Democratico. Mi auguro e lavorerò nelle prossime settiamane per questo, perché il mio partito si faccia carico di un impegno meticoloso e certosino, comune per comune, per dare risposta concreta a questa domanda riformista e di buona amministrazione. È evidente che la società civile, pur indispensabile, da sola non ce la fa a sostenere progetti politici e amministrativi di lunga durata».

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