Dallo Stato un aiuto importante alla Provincia di Verona

     

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38 milioni di euro sbloccati a favore della Provincia di Verona. E’ questo l’importante risultato ottenuto con dall’accordo concluso nella Conferenza Stato-Città di ieri. Oltre alla riforma del patto di stabilità, l’organismo di raccordo tra stato e enti locali ha deliberato lo sblocco dei «residui perenti», cioè di quei trasferimenti erariali che le Province non hanno mai incassato perché i fondi venivano erogati solo quando la disponibilità di cassa scendeva oltre una minima soglia.

Lo sblocco dei fondi perenti è una querelle che dura da anni e sembrava che dovesse rimanere senza soluzione. Invece con l’accordo raggiunto qualche giorno fa possiamo confermare che dal Governo arriva un importante segnale di attenzione nei confronti degli enti locali e del nostro territorio in paritcolare. Da Roma avvieremo sin da subito un attività di raccordo con la Provincia per sfruttare al meglio questa occasione.

“L’accordo, al di là dei pure importanti dettagli tecnici, ha un importante valore politico – conferma il segretario provinciale del PD Alessio Albertini – perchè è un segnale dell’attenzione che dallo Stato centrale viene riservata agli enti locali. Siamo tutti consapevoli dei sacrifici che anche agli enti locali sono stati imposti in questi anni. Tuttavia è giusto sottolineare quando lo Stato fa bene il suo lavoro, assumendo provvedimenti di buona amministrazione che, come nel caso dei residui perenti, consentirà di dare una boccata d’ossigeno alla Provincia, che ancora conserva funzioni com immediati riflessi sulla vita dei cittadini”.

“Stiamo verificando i dettagli dell’operazione con i dirigenti della Provincia – precisa il capogruppo PD in Consiglio provinciale Stefano Ceschi – e dalle prime valutazionici risulta che dei 38 milioni sbloccati dall’accordo circa 36 dovrebbero andare a chiudere partite di bilancio che erano rimaste sospese da tempo, mentre circa 2 milioni possono essere utilizzati per la gestione futura. Tutto questo in attesa che si completi il passaggio di funzioni tra la Provincia da un lato e la Regione ed i Comuni dall’altro.”

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