Veneto Banca: accolto odg deputati PD

     

 

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Il Governo la scorsa settimana in aula alla Camera ha accolto, durante la conversione in legge del Decreto Banche, l’ordine del giorno predisposto dal Partito Democratico e sottoscritto da me e i deputati Rubinato, Borghi, Ginato, Moretto, Rotta, De Menech, Mognato, Naccarato oltre al deputato Palese del gruppo Misto Conservatori e Riformisti.
Il Governo si impegna ad accertare fino in fondo le responsabilità di chi ha portato Veneto Banca e Popolare di Vicenza sull’orlo del fallimento ma anche ad estendere in futuro, se ci fossero le medesime condizioni, le misure volte al ristoro degli investitori dei quattro istituti di credito in liquidazione anche agli investitori delle due banche interessate. Inoltre punta ad introdurre misure di tutela delle imprese esposte con affidamenti presso Veneto Banca e Popolare di Vicenza che si trovano oggi in crisi di liquidità.
Sono migliaia i risparmiatori e le imprese, per la maggiore parte vittime di scelte gestionali e meccanismi fraudolenti oggetto di indagine da parte della magistratura, a cui è dovuta una risposta di giustizia. Per questo motivo il primo passo deve essere l’accertamento delle responsabilità attraverso delle indagini, anche istituendo una Commissione d’inchiesta parlamentare. Ciò che preoccupa me e gli altri firmatari dell’ordine del giorno sono anche le ricadute che la crisi dei due istituti di credito sta provocando sul tessuto produttivo dei territori interessati. La stringente necessità di reintegrare il capitale delle banche in questione può comportare la richiesta di rientro immediato da affidamenti bancari commerciali a imprese che in molti casi avevano dei fidi garantiti anche attraverso le azioni che la medesima banca costringeva ad acquistare quale condizione del prestito. Riteniamo invece che nessun rientro anticipato possa essere previsto a favore di istituti che conoscevano il reale valore delle azioni poste a garanzia e chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative di tutela anche attraverso i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti.

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