Tunnel Brennero: lo “stupidario” si allunga

     

TUNNEL BRENNERO
Zardini: «Lo stupidario si allunga»
Il deputato veronese contro il ministro che vuole eliminare l’opera


Verona, 18 Ottobre 2018


«Dopo aver affossato il quadruplicamento della ferrovia in Veneto ora il governo tenta di eliminare anche il tunnel ferroviario del Brennero i cui lavori sono in fase avanzata e comprendono una serie di opere per rafforzare il trasporto modale e spostare quote di traffico dalla gomma al ferro».


Il deputato veronese Diego Zardini, bolla come «una riga in più dello stupidario governativo», le affermazioni del ministro Fraccaro.


«Siamo di fronte al governo nei fatti più ostile all’ambiente», dice il deputato, «e più scettico sulle azioni reali di contrasto ai cambiamenti climatici d’Europa. Il tunnel del Brennero deve essere completato se vogliamo assicurare modalità di trasporto sicure e sostenibili tra l’Italia e l’Europa. L’unica alternativa è la costruzione della terza corsia dell’autostrada A22 e il conseguente potenziamento del trasporto su gomma. Senza contare che, in questo caso, avremmo in lascito scavi a cielo aperto, lavori incompiuti e miliardi di euro spesi per un’opera mai terminata».


«Al Governo del no a tutte le infrastrutture dico, state calmi», conclude Zardini. «Non potete bloccare tutto. Fate il male del Paese e dei territori, in particolare Verona, particolarmente vocati alla logistica. Il tunnel di base del Brennero col potenziamento della linea Monaco Verona, sarà un grande motore di sviluppo per tutto il nord Italia e consentirà un fortissimo spostamento delle merci da gomma a rotaia, la famosa cura del ferro che deve essere accompagnata dai lotti previsti per Bolzano, Trento e Verona per completare razionalmente l’infrastruttura che fa perno sul Quadrante Europa. Fermiamo gli apprendisti stregoni al governo».

1 commento

  1. Antonella

    è una cosa assurda bloccare un’opera dove i lavori sono in una buona fase, sono passata il fine settimana scorso. Inoltre E’ positivo un collegamento veloce con l’Europa, poiché dopo i prezzi non siano proibitivi ma venga incentivato il trasporto ferroviario

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