Urgente fare i lavori previsti sull’Adige

     




Urgente fare i lavori previsti sull’Adige
Zardini e Salemi sollecitano la Regione ad aprire i cantieri per la sicurezza idraulica


Verona, 18 maggio 2018


A che punto sono i progetti di sistemazione idraulica dell’Adige? Ieri, per l’ennesima volta, Verona si è trovata sotto l’acqua. Un temporale breve ma intenso ha allagato molte zone tra cui piazza Isolo, i Portoni e via Interrato. Gli abitanti si sono ritrovati da soli a spalare acqua e fango dalle case, dai negozi, dalle cantine e dai garage. «La Regione Veneto», affermano il deputato veronese Diego Zardini e la consigliera regionale Orietta Salemi, «ha ottenuto finanziamenti consistenti da parte del precedente governo per la difesa del suolo e la riduzione del rischio idrogeologico. C’è pure un commissario straordinario, individuato nella figura del presidente Luca Zaia, che ha i poteri per attuare i diversi progetti indispensabili per risolvere i ripetuti fenomeni di allagamento, però i lavori ancora non sono cominciati».


I progetti individuati sono quattro e complessivamente valgono 7,85 milioni di euro. Riguardano la sistemazione idraulica dell’Adige dalla diga di Chievo a quella di Santa Caterina (1,3 milioni), la sistemazione degli argini del torrente Valpantena (3 milioni), il rialzo degli argini sulla destra dell’Adige in località Basso Acquar (3 milioni) e la risoluzione di problematiche lungo il collettore Zerpano in comune di Veronella (550 mila euro). Tutti questi interventi sono ancora a livello di progetto preliminare o di fattibilità, almeno secondo le ultime informazioni da parte della Regione.


«Constatata la ricorrenza degli allagamenti», concludono Zardini e Salemi, «credo sia opportuno accelerare i tempi di esecuzione dei lavori. La Regione deve fare uno sforzo straordinario per mettere in sicurezza Verona. Chiedo all’amministrazione comunale e ai consiglieri regionali di sollecitare il commissario straordinario e il servizio Difesa del suolo a intervenire prontamente da un lato e a dare agli abitanti e ai commercianti colpiti dagli allagamenti, opportuni strumenti finanziari di ristoro».

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