Emergenza siccità per l’agricoltura nel 2017: le imprese possono accedere ai fondi nazionali di ristoro

     




SICCITÀ 2017
Stato di emergenza per l’agricoltura
Zardini: «Le imprese possono accedere ai fondi nazionali di ristoro»


Verona, 20 Marzo 2018


Il Ministero delle Politiche Agricole ha decretato lo stato di emergenza per le aziende agricole colpite da siccità nelle province di Verona e Padova nel periodo dal 21 marzo al 21 settembre 2017. Ne dà notizia il deputato veronese Diego Zardini che insieme ad altri colleghi aveva sostenuto in autunno la richiesta della Regione Veneto.


«Grazie a questo provvedimento», afferma Zardini, «le imprese agricole possono accedere al Fondo di solidarietà nazionale di ristoro per la perdita delle proprie produzioni. Le richieste di risarcimento dovranno essere inoltrate dalle aziende attraverso i CAA (Centri di Assistenza Agricoli) presenti nelle diverse associazioni, Coldiretti, Confagricoltura e Cia».


Nel corso della primavera e dell’estate del 2017, secondo l’Arpav le precipitazioni sono calate drasticamente del 23 per cento rispetto al periodo 2004-2016, con una media di 705 millimetri di pioggia tra ottobre 2016 e luglio 2017, contro una media di 919 millimetri dello stesso periodo nei dodici anni precedenti. Il fenomeno ha comportato riduzioni significative nei bacini idrografici e a messo in difficoltà estrema le imprese agricole che si approvvigionano d’acqua in particolare dall’Adige (meno 32 per cento), dal Brenta (meno 28 per cento), dal Fissero Tartaro (meno 25 per cento) e dal Po (meno 22 per cento).


«In totale nei bacini idrografici del Veneto sono mancati circa 13 milioni di metri cubi d’acqua», sottolinea Zardini, «con danni gravissimi per le produzioni agricole e gli allevamenti. Per questo, grazie alle segnalazioni di imprese e delle associazioni di categoria, ci siamo attivati con il ministro Martina per un provvedimento che riconoscesse l’eccezionalità del fenomeno e consentisse alle aziende agricole di accedere a fondi di ristoro».


Il decreto è stato pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale e trova applicazione nei seguenti Comuni della Provincia di Verona: Albaredo d’Adige, Angiari, Arcole, Badia Calavena, Belfiore, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant’Anna, Bosco Chiesanuova, Bovolone, Brenzone sul Garda, Caldiero, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Cerro Veronese, Cologna Veneta, Concamarise, Erbè, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Gazzo Veronese, Grezzana, Isola della Scala, Isola Rizza, Legnago, Malcesine, Minerbe, Nogara, Oppeano, Palù, Pressana, Ronco all’Adige, Roverchiara, Roverè Veronese, Roveredo di Guà, Salizzole, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, San Pietro di Morubio, San Zeno di Montagna, Sanguinetto, Sant’Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Sorgà, Terrazzo, Tregnago, Trevenzuolo, Velo Veronese, Veronella, Vestenanova, Vigasio, Villa Bartolomea, Zevio, Zimella.

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