Sbloccate migliaia di assunzioni nei corpi di polizia

     




SICUREZZA
Sbloccate migliaia di assunzioni nei corpi di polizia


Verona, 19 Ottobre 2017


Dopo dieci anni di blocco forzato dalle spending review dei governi Berlusconi e Monti, la Pubblica amministrazione torna ad assumere dipendenti. A beneficiarne saranno in questa prima fase soprattutto le forze dell’ordine.
Nei prossimi mesi andrà a regime la riforma del pubblico impiego. Abbiamo lavorato l’intera legislatura per raggiungere questo obiettivo.
Uno dei pilastri della riforma è lo sblocco delle assunzioni, ferme da dieci anni. Nelle scorse settimane, i ministri Madia e Padoan hanno firmato i decreti che consentono l’assunzione di 7.903 persone. 5.590 saranno fatte in modo diretto, mentre 2.313 posti saranno messi a concorso. La maggior parte dei nuovi posti è riservata ai corpi di polizia e sono tutte assunzioni dirette che non devono passare da un concorso (pescheranno dalle graduatorie dei concorsi già fatti gli anni scorsi) e quindi saranno avviate nelle prossime settimane o, al massimo, mesi.
A beneficiarne saranno i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia penitenziaria e i Vigili del Fuoco per un totale di 5.149 nuovi posti in tutta Italia.
Per quanto ci riguarda è un risultato molto importante perché il blocco delle assunzioni, combinato con i pensionamenti di questi anni, ha avuto come effetto la diminuzione del personale disponibile nel comparto sicurezza. Ora che il governo è riuscito a trovare gli spazi finanziari e le modalità per ridare equilibrio agli organici è importante che la giunta comunale, la Questura, la Prefettura e i sindacati interessati rappresentino ai ministeri le proprie esigenze di personale. Da più parti arrivano segnalazioni di uffici, stazioni di polizia e comandi in deficit di personale. Verona ha estremo bisogno di incrementare gli organici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco. Potremmo anche pensare di raccogliere segnalazioni dalle Circoscrizioni che hanno un contatto diretto con le forze presenti sul territorio, a far emergere le esigenze, le specificità e le rispettive necessità di copertura del personale. Sarà decisivo muoversi velocemente perché le ripartizioni verranno decise dai rispettivi ministeri. E’ un lavoro che va fatto ora, portando all’attenzione del governo numeri e dati e, credo, elaborando un progetto sulla sicurezza che guardi al lungo periodo. Anche perché nei prossimi sei anni il personale a disposizione complessivamente nella pubblica amministrazione cambierà molto. Dal 2018 al 2024 andranno in pensione e dovranno essere sostituiti 450 mila dipendenti in tutta Italia. E’ indispensabile affrontare con preparazione e cognizione di causa questo periodo.

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