Crisi: verificare governo di svolta

     



LA CRISI Zardini: «Verificare governo di svolta» Il deputato veneto sottolinea il messaggio forte della Direzione del PD Roma, 21 agosto 2019

«Nessuno può dire con certezza quali esiti avrà questa crisi, per lo meno dal punto di vista politico», afferma il deputato veneto Diego Zardini. «Però i primi effetti economici si vedono, con un aumento vertiginoso dei tassi di interesse. Il Partito democratico stamattina ha dato un segnale di responsabilità verso il Paese. In un momento delicatissimo per l’Italia nella trattativa in corso con l’Unione europea, il Pd ha scelto, come auspicavamo nei giorni scorsi, la strada dell’unità. Il documento votato all’unanimità dalla direzione del partito manifesta la volontà del principale partito di centrosinistra di fare le cose che servono al paese, non quelle più comode per qualche politico. Come ha sottolineato Maurizio Martina, oggi la Direzione e il segretario hanno dato un messaggio forte. Bisogna verificare nel concreto le possibilità di un governo di svolta, in netta discontinuità con il passato. Per attuare le politiche indispensabili a milioni di italiani e, aggiungo, per un Veneto che sarebbe la prima vittima della recessione tedesca che si intravede all’orizzonte. In primo piano mettiamo le questioni sociali: lavoro, crescita, lotta alle diseguaglianze e alla povertà, il mantenimento della sanità pubblica e l’attuazione di politiche ambientali in grado di contrastare il cambiamento climatico e di sviluppare una nuova economia contraddistinta da sostenibilità e innovazione».

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Crisi di Governo: servono responsabilità e coerenza

     



CRISI DI GOVERNO Zardini: «Responsabilità e coerenza» Il deputato veneto chiede discussione aperta negli organi dirigenti
Roma, 12 agosto 2019
«Il Partito democratico metta a disposizione del Paese la propria responsabilità e la propria coerenza. Le liti interne, oggi, servono solo a rafforzare Salvini e le formazioni politiche che vogliono fare uscire l’Italia dall’Europa con conseguenze disastrose per i lavoratori, le imprese e i risparmi degli italiani». Lo afferma il deputato veneto del Pd, Diego Zardini. «Nessuno può dire con certezza quali esiti avrà questa crisi, per lo meno dal punto di vista politico», continua Zardini. «Però i primi effetti economici si vedono, con un aumento vertiginoso dei tassi di interesse. Il Pd dovrebbe avviare subito una discussione negli organi dirigenti a cui mi auguro partecipino anche i segretari regionali e i gruppi parlamentari, per trovare una linea unitaria. Alimentare le polemiche interne prima ancora di aver cominciato a discutere delle risposte che diamo alle sofferenze del Paese è perfettamente inutile oltre che dannoso».

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Carabiniere ucciso: cordoglio alla famiglia. Più risorse alle forze dell’ordine

     



CARABINIERE UCCISO Zardini, cordoglio alla famiglia. Più risorse alle forze dell’ordine

Roma, 26 luglio 2019
«Un abbraccio alla famiglia di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso la notte scorsa a Roma». Il deputato del partito democratico Diego Zardini esprime il cordoglio per la morte del carabiniere avvenuta durante un controllo. «La città, un tempo una delle più sicure capitali del mondo, oggi somma problemi su problemi, non ultimo quello della sicurezza», nota Zardini. «A poco servono decreti e provvedimenti che tendono a rispondere più ai titoli di giornale che a risolvere reali problematiche. Soprattutto se le città sono disorganizzate o addirittura in stato i semi abbandono come Roma e le forze dell’ordine non vengono dotate di mezzi e strumenti per svolgere in piena sicurezza i compiti loro assegnati. Mi auguro che una volta terminato il clamore per questo efferato delitto, i sindacati delle forze dell’ordine abbiano la forza di aprire un tavolo con il governo e con il ministero dell’Interno per ottenere con la prossima legge di bilancio quelle risorse che chiedono da oltre un anno».

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Festa de l’Unità di Quinzano – Veneto 2020

     

Festa de l'Unità: “Veneto 2020”, la democrazia partecipata Discuteremo del futuro della nostra regione
Verona, 20 luglio 2019
Donne, autonomia, sanità, infrastrutture. Sono alcune dei temi che animeranno la Festa de L’Unità di Quinzano dal 23 luglio al 4 agosto. “Veneto 2020” è il titolo della festa, quest’anno di livello regionale. Tra gli ospiti, attesi il segretario nazionale Zingaretti nella giornata di chiusura, l’eurodeputato Carlo Calenda e l’ex ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. Tutti i giorni ci saranno spunti e dibattiti per far discutere i militanti, i simpatizzanti e gli iscritti sui temi centrali per il Veneto in vista delle elezioni regionali dell’anno prossimo. Sarà il momento per approfondire temi di portata regionale e nazionale, stare assieme e fare democrazia partecipata. Saranno presenti i maggiori esponenti nazionali e regionali. Le Feste dell’Unità hanno la caratteristica di far uscire la politica e i politici dai palazzi e dalle colonne dei giornali, per un confronto diretto con i cittadini e con la base. Mai come in questo periodo c’è bisogno di un ritorno salutare al faccia a faccia, soprattutto per contrastare il falso mito della democrazia digitale, dove in realtà tutto è pilotato dall’alto da un’oligarchia ristrettissima. Agli appuntamenti parteciperanno tutti i consiglieri regionali del Pd, i parlamentari veneti e molti esperti per affrontare ogni argomento da angolature differenti e offrire ai militanti opinioni e spunti utili a un’elaborazione esaustiva su temi centrali come le donne e l’organizzazione del lavoro, autonomia e federalismo dei territori, il futuro della sanità pubblica, oggi fortemente minacciato dal depauperamento della Regione, la necessità di coniugare infrastrutture e ambiente. Tra gli appuntamenti principali da segnalare il bilancio dell’attività del consiglio regionale, il 24 luglio in un dibattito con i consiglieri moderato da Alessio Albertini, il confronto sull’autonomia con i parlamentari veneti nell’incontro moderato da Lucio Tiozzo il 25 luglio. Venerdì 26 luglio sarà l’ex ministro ed europarlamentare Carlo Calenda l’ospite d’onore della festa e infine giovedì 1 agosto la discussione sul modello organizzativo del partito democratico vedrà protagonista l’ex ministro e segretario Maurizio Martina. La Festa dell’Unità di Quinzano è organizzata ininterrottamente da 40 anni grazie al lavoro di decine di volontari di tutta la città e al supporto di associazioni e militanti. Da oltre due settimane moltissimi volontari sono all’opera per allestire la festa: persone che rinunciano a ferie e tempo libero per la riuscita della manifestazione. Pur elevata ad appuntamento regionale, la Festa di Quinzano manterrà alcune delle caratteristiche che l’hanno distinta negli anni e ne hanno decretato il successo. A Quinzano si continuerà a mangiare bene, grazie alla collaudata cucina, diventata un’attrazione anche per come riesce a coniugare la dimensione informale della Festa con la qualità dei piatti offerti. E infine, a proposito di connubi, la capacità di mettere insieme l’aspetto ricreativo con musica, gastronomia e giochi da un lato e la discussione e il dibattito politico rimane una cifra distintiva di questa Festa.

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UNESCO: bene il Prosecco, ora tocca all’Amarone

     



UNESCO: bene il Prosecco, ora tocca all’Amarone
Zardini e Salemi tornano a sollecitare la Regione per il riconoscimento alla Valpolicella

Verona, 10 luglio 2019

«Siamo felicissimi per l’inserimento delle colline del prosecco nel Patrimonio mondiale dell’Umanità. Ora si lavori al dossier sulle tecniche di appassimento nella zona del Valpolicella, come avevamo inizialmente proposto nel 2016, una candidatura fermata dalla Regione Veneto per dare priorità al Prosecco». Il deputato veronese Diego Zardini e la consigliera Orietta Salemi sollecitano la giunta Zaia ma soprattutto gli operatori del territorio, in primo luogo amministratori, cantine e consorzio Valpolicella, a ricominciare a lavorare per inserire nel patrimonio immateriale dell’Unesco anche il metodo dell'appassimento per produrre Recioto e Amarone, e i territori che esprimono questi prodotti di eccellenza. «Il percorso è molto lungo», ricordano Zardini e Salemi. «Nel 2016 avevamo avviato una serie di contatti con l’allora ministro dell'agricoltura Maurizio Martina per individuare le strade che potessero realizzare il progetto. Nel 2017 ci furono un paio di dichiarazioni di simpatia da parte del presidente della Regione, Zaia, a cui purtroppo non seguì alcun atto concreto, nonostante abbia avuto diverse sollecitazioni in merito. Ricordiamo la mozione del luglio di due anni fa, firmata anche dai consiglieri del Partito Democratico, sulla valorizzazione, oltre che del Prosecco, proprio della Valpolicella e un emendamento al Defr nel dicembre 2017 votata praticamente all’unanimità. Ora, chiusa la partita del Prosecco, Zaia può procedere spedito per avviare la procedura necessaria al riconoscimento Unesco di quest’area. Per quanto ci riguarda, in Consiglio regionale abbiamo già predisposto una nuova mozione per sollecitare la Giunta a prendere l’iniziativa per la candidatura della Valpolicella».

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Cittadinanza Saviano: Zelger non ha una sola idea concreta su Verona e dispone di tanto tempo…

     



Verona, 9 luglio 2019

«Caro Zelger, il Comune mica è casa tua che fai entrare chi ti pare e gli altri li metti o li lasci alla porta. Il Comune è la casa di tutti noi e tu, come tutti gli altri amministratori, sei lì pro tempore». Diego Zardini sorride alla proposta del consigliere comunale di revocare a Roberto Saviano la cittadinanza onoraria di Verona conferita allo scrittore undici anni fa. «Il ‘ragazzo’ è fatto così: ogni spunto è buono per autopromuoversi. Non avendo una sola idea concreta su come migliorare Verona e disponendo di tanto tempo libero si butta su questioni simbolo, come l’aborto o come appunto la cittadinanza a Saviano, per polarizzare l’opinione pubblica e farla discutere del vuoto di cui lo stesso consigliere si circonda quotidianamente. L’ultima trovata è misurare i like dello scrittore anticamorra al capo di un partito politico, sì quello che va in giro vestito una volta da poliziotto e un’altra da carabiniere, per verificare il merito o meno della cittadinanza onoraria di Verona. A parte la tecnica ormai fiacca, più le spari grosse maggiore risonanza avrai, lo invito a prendere la vita politica con maggiore gaiezza e serenità. Anche perché, come sappiamo, la politica a differenza dei diamanti (ops…), non è per sempre e il rischio di farsi sommergere dalle risate resta lì in agguato dietro l’angolo, feroce e implacabile».

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