Care amiche, cari amici,
le prossime 48 ore saranno cruciali per l’esito delle elezioni politiche che domenica 25 settembre determineranno non solo il nuovo Governo Italiano, ma la posizione del nostro Paese in Europa e nel contesto internazionale. Quando incontrerete due persone, al bar per la colazione, sull’autobus o sul treno che vi porta al lavoro o a scuola, al supermercato, in piazza con amiche e amici, sappiate che una di quelle due persone ancora non ha deciso se voterà e per chi. Parlare con quelle persone e convincerle a fare una scelta può quindi avere un impatto fortissimo non solo sulla campagna elettorale, ma soprattutto sul nostro futuro. Vogliamo un’Italia protagonista nelle decisioni europee o un paese a rimorchio del patriarcato immaginato da Orban? Vogliamo che ragazze e ragazzi sfruttino le opportunità di studio e lavoro nel Veneto e vedano adeguatamente riconosciute (anche economicamente) le competenze acquisite oppure che continuino ad abbandonare la regione? Vogliamo una sanità pubblica per tutti oppure lasciamo che chi ha le risorse riceva le migliori cure privatamente e gli altri si debbano arrangiare? Vogliamo che artigiani e piccole e medie imprese possano sfruttare al meglio i fondi del PNRR e innovare le rispettive aziende oppure abbandonarle al loro destino? Vogliamo contrastare i cambiamenti climatici, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, la siccità oppure negarne gli effetti devastanti? Il voto di domenica 25 settembre è una scelta. Aiutateci a fare in modo che gli italiani facciano la scelta più giusta, per loro e per il nostro futuro.
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