Rilancio del settore termale e del turismo all’aria aperta

     




Rilanciare il settore termale, operando in un contesto economico-finanziario pienamente sostenibile. È l’obiettivo della proposta di legge per la disciplina del settore termale e l’istituzione della Giornata nazionale delle terme d’Italia.
Il settore termale in Italia conta 378 stabilimenti in 20 regioni e 170 comuni, oltre 60.000 addetti tra i diretti e l’indotto, e produce un fatturato annuo di 800 milioni di euro circa, che arriva a più di 1,5 miliardi di euro, considerando i servizi correlati (alberghiero, ristorazione, commercio e altro).
Le località termali rappresentano un asset rilevante per il sistema turistico e paesaggistico nazionale (circa il 5 per cento del turismo italiano) in grado di favorire la destagionalizzazione attraverso la combinazione di tradizione di cura e offerta di benessere termale. Il tema ludico e del wellness è importante, non a caso stanno aumentando notevolmente i giovani che usufruiscono delle terme.

Un’ulteriore proposta di legge che ho sottoscritto, che va nella direzione del rilancio dell’economia del nostro Paese, è la proposta che riguarda il Turismo all’aria aperta.Per i nostri territori il turismo all’aperto offre enormi opportunità, valorizza le eccellenze naturalistiche, promuove le nostre coste, i nostri laghi, la montagna e le vallate, diventa punto di riferimento e informazione per visite, eventi ludici, culturali, museali, enogastronomici, e attira una clientela composta da famiglie, ma anche di giovani con particolare attenzione al turismo esperienziale.

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