La commissione bicamerale vigila su Verona e sul Veneto
Grande successo dell’evento organizzato venerdi 10 aprile dal partito democratico col segretario provinciale veronese Alessio Albertini e i parlamentari ospiti, membri della commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la relatrice della missione veneta Miriam Cominelli, la senatrice Laura Puppato ed il presidente Alessandro Bratti.
Hanno partecipato molti cittadini, associazioni ambientaliste e tanti comitati impegnati nelle svariate battaglie per la salute e l’ambiente nella provincia veronese. I parlamentari hanno spiegato le funzioni e gli strumenti della bicamerale e illustrato quanto la commissione ha appurato durante le audizioni veronesi, pubblicate sul sito della bicamerale stessa.
E’ stata anche l’occasione di illustrare gli elementi del green act in discussione in parlamento come il collegato ambientale, il provvedimento di riordino delle agenzie ambientali e l’introduzione degli ecoreati nel codice penale.
Oltre alla legalità si punta anche a valorizzare le filiere di eccellenza industriale presenti e radicate soprattutto in Veneto, dove la vittoria di Alessandra Moretti potrebbe cambiar pagina, superando i limiti di una Regione che seppur caratterizzata da alte performance di raccolta differenziata, ha avuto anche inchieste inquietanti che hanno messo a dura prova la credibilità delle istituzioni regionali, come quella a carico di Fior.
A breve la bicamerale chiuderà la relazione della missione veneta che produrrà un atto parlamentare di indirizzo che mira a dare impulso alla soluzione dei tanti rilevanti problemi ancora aperti in Veneto.
Sono sicuro che il lavoro svolto consentirà di chiarire alcun e situazioni opache nel nostro territorio. La crisi ha colpito duro ed il rischio che ci siano tentazioni di ridurre i costi, strizzando l’occhio all’illegalità e’ alto. Va tenuta alta l’attenzione da parte delle istituzioni e la bicamerale ha dato un grande impulso alle Prefetture e alla magistratura. Poi la nuova giunta regionale dovrà finalmente approvare un piano dei rifiuti, che ora non c’è, orientato a obiettivi di circolarità che punta a riduzione, riuso, riciclo con spinta innovativa e ad alto impatto occupazionale.