Oggi decine di veneti di cui nove veronesi sono stati indagati ed arrestati per eversione e terrorismo.

Sequestrate armi e un nuovo tank in grado di sparare.

Il livello di pericolosità delle azioni intraprese, aggravate da un reale disagio dei cittadini della nostra regione su cui hanno cercato di speculare, merita una azione di fermezza delle forze dell’ordine cui va il mio plauso e sostegno.

E’ palese che nessuna forza politica democratica, anche  forze autonomiste non possono giustificare in alcun modo chi si è macchiato di siffatti reati, seppur in corso di accertamento.

Mi sorprende il cinismo del Segretario federale della Lega Nord, che difende questi pericolosi sovversivi, armati.

Mi ferisce la proposta di una manifestazione nella nostra città, Verona, che spero non sarà autorizzata dal Sindaco che è pure segretario dello stesso partito a livello regionale. Se si difende una associazione a delinquere si è complici.

Il tema è sottovalutato anche da larga parte del consiglio regionale che ieri ha deliberato in commissione un referendum che prevede l’indipendenza del Veneto, cosa che configura di per sé un reato di attentato alla Costituzione. Come conseguenza ci sarebbe un feroce contrasto istituzionale che rischia di costringere lo scioglimento del consiglio regionale, cosa che avrebbe ovvie conseguenze, che spero nessuno voglia provocare.

Richiamo tutti al buon senso e di far tornare la discussione nel suo alveo naturale, ovvero quella dell’autonomia del Veneto dentro l’unità nazionale.

Autonomia differenziata possibile a Costituzione vigente, ma mai raccolta dalla insipienza di un Governatore che si riempie la bocca di federalismo, ma non ha fatto nulla per raggiungerlo, neanche quando governava.

Forse che ottenere risultati gli toglieva elementi di propaganda?

Il Veneto, i cittadini e la memoria della gloriosa Repubblica Veneta sono cosa troppo seria e cara per infangarla così.