Dichiarazioni di voto finali su Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto
Di seguito il testo completo delle dichiarazioni di voto finali del 31 marzo sull’Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto (A.C. 3512-A).
Grazie Presidente, membri del Governo, onorevoli colleghi. Nel chiedere l’autorizzazione, Presidente, alla pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale del mio intervento (La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti), vorrei passare in rassegna alcuni degli elementi più importanti di questi provvedimenti legati alle materie ambientali, che andiamo a ratificare con il provvedimento di oggi.
È stato detto che il più importante è l’emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto: Protocollo di Kyoto, appunto, che ha avuto questo emendamento dalla XVIII Conferenza delle parti, tenuta a Doha, in Qatar, nel 2012, che introduce questo prolungamento del periodo di impegno dal 2013 al 2020; inoltre, introduce anche il trifluoruro di azoto tra l’elenco dei gas a effetto serra contemplati dal Protocollo e un rafforzamento unilaterale degli impegni delle singole parti.
È stato detto, anche da parte dei colleghi che mi hanno preceduto, che c’è ancora molta strada da fare su questi campi, però io vorrei anche ricordare che il nostro Paese, soprattutto per esempio alla Conferenza delle parti di Parigi del dicembre scorso, ha tenuto una posizione assolutamente innovativa, importante e direi fondamentale anche per il futuro del nostro pianeta: l’Italia dentro l’Europa e l’Europa dentro il complesso delle Nazioni parti del Protocollo di Kyoto ha sempre avuto un ruolo di fondamentale importanza per ottenere risultati importanti e soprattutto vincolanti. Già anche nel disegno di legge che andiamo a ratificare oggi, abbiamo un aggancio specifico per quanto riguarda, appunto, il comma 3 dell’articolo 4, legato agli impegni che ci sono stati alla Conferenza di Parigi: il contenimento dei due gradi e, in prospettiva, del grado e mezzo dell’aumento della temperatura globale, pre-rivoluzione industriale.
Abbiamo anche introdotto, diciamo così, attraverso anche la discussione delle Commissioni, una partecipazione da parte del pubblico, attraverso i siti web del Ministero dell’ambiente e del Ministero dello sviluppo economico e, soprattutto, anche il parere delle Commissioni parlamentari competenti per la strategia nazionale. Io credo che questi siano elementi di fondamentale importanza, che vanno a inserirsi anche in un quadro altrettanto importante, che, appunto, vedo nel nostro Paese aver già raggiunto con quattro anni di anticipo la quota, gli obiettivi di produzione da fonti di energie rinnovabili al 17 per cento, ed era la quota che spettava al nostro Paese anche perché, sotto il profilo del efficienza energetica, il nostro Paese, se noi consideriamo la produzione di PIL attraverso l’utilizzo di energia, siamo tra i Paesi più efficienti al mondo.
Da questo punto di vista, quindi, penso che il nostro impegno debba pur continuare, ma senza strumentalizzazione alcuna, in modo da consentirci, se ci mettiamo assieme, tutto il Parlamento, di fare dei passi avanti importantissimi dentro un quadro internazionale, che ci consenta di raggiungere degli obiettivi importanti.
Il provvedimento tiene conto anche di una serie di altri accordi internazionali, riguardanti le misure contro l’inquinamento del mare Mediterraneo, che consentono un approccio più globale, che va nella direzione di una cooperazione regionale maggiore, attraverso una informazione maggiore e un modo di affrontare le emergenze, ad esempio che tutte le navi siano dotate di un piano di emergenza che possa consentire la riduzione di inquinamento anche del nostro mare.
L’ultima serie di emendamenti e protocolli riguarda la Convenzione sulla valutazione d’impatto ambientale in contesto transfrontaliero, un elemento evidentemente di criticità, e questo protocollo VAS va nella direzione giusta. Peraltro, seppure c’è stato un ritardo nella ratifica, la normativa europea già contemplava queste misure. È per queste ragioni che penso sia importante ratificare ed esprimo, da questo punto di vista, il parere favorevole del Partito Democratico.