DECRETO FISCALE: ABBASSIAMO LE TASSE SENZA RIDURRE I SERVIZI
ARCHIVIATA LA FLAT TAX PER I RICCHI, PIÙ SOLDI AI LAVORATORI
Approvato alla Camera il decreto fiscale, un provvedimento che permette di abbassare le tasse per i cittadini senza per questo ridurre i servizi.
Abbiamo scelto degli strumenti innovativi per contrastare con efficacia l’evasione fiscale e lo abbiamo fatto a vantaggio dei cittadini virtuosi senza lisciare il pelo a chi elude, evade e froda il fisco. Innovazione tecnologica, semplificazione, equilibrio nei confronti dei contribuenti sono gli strumenti di una politica fiscale giusta e rigorosa.
Il punto centrale del decreto fiscale è il taglio delle tasse sul lavoro: una vera e propria riduzione della pressione fiscale. Mettere in tasca ai lavoratori più soldi è anche una scelta di politica economica condivisa dalle imprese. Affrontiamo così un altro problema: il risparmio cresce ma gli italiani non spendono. Sicuramente le continue esternazioni di chi, come la Lega, vuole portarci fuori dall’euro, non aiutano a stabilire un clima di fiducia e di serenità verso il futuro. Il nostro auspicio è che il governo, e questo decreto fiscale va esattamente in questa direzione, riesca a ristabilire un clima positivo per i lavoratori, le famiglie, le imprese.
Abbiamo definitivamente archiviato la flat tax con cui Salvini pretendeva di abbassare le tasse ai più ricchi e scaricare sul ceto medio il taglio della spesa pubblica.
Un’altra norma che rappresenta bene lo spirito di questo decreto fiscale è quella sui mutui. Con la quale si obbliga il sistema bancario a concedere mutui per l’acquisto della prima casa a persone che abbiano perso quella prima casa in virtù della loro non capacità di pagare le rate del mutuo. È una misura eccezionale, non ripetibile, che riguarda persone che avevano iniziato a pagare il mutuo, che possono aver perso quella possibilità magari perché hanno perso il lavoro, la cui casa è stata messa all’asta o è sottoposta ad altri provvedimenti esecutivi in corso, e che avrebbero oggi, magari superata la crisi economica, superata una difficoltà personale, la possibilità di tornare a contrarre credito per acquistare quella casa in cui stavano. Questo oggi è precluso, perché quel debitore è diventato non affidabile per il sistema bancario. E, allora, a certe condizioni, che sono specificate nella norma, e con un tetto a 100 mila euro di possibilità di erogazione del mutuo, introduciamo la possibilità di fare questo, che fino adesso era precluso, di riacquistare la casa che si è perduta. E di farlo non contro il sistema bancario, ma andando anzi incontro a una stessa esigenza del sistema bancario di superare quella fase emergenziale di gestione dei crediti deteriorati del patrimonio immobiliare acquisito attraverso le esecuzioni immobiliari, che oggi grava paradossalmente anche in termini gestionali in maniera negativa su quegli istituti di credito. È quindi una misura di giustizia sociale, perché dà la possibilità a chi ha ritrovato le condizioni di dignità del lavoro e del reddito anche di riacquistare la casa che ha perso; il tutto senza demonizzare il sistema bancario.
ALTRE MISURE CONTENUTE NEL DECRETO FISCALE
– La riduzione dei tassi di interesse sui tributi, con un tetto massimo al 3%. Si prevede così un risparmio delle spese pari al 50%.
– Oltre 200 milioni per le assunzioni delle regioni nella sanità.
– Introduciamo la semplificazione dello scontrino unico (non ci sarà quindi più bisogno dal 1° gennaio 2021 del doppio scontrino Pos e fiscale).
– Il pacchetto per gli Enti locali, con l’aumento dell’indennità per i sindaci dei piccoli Comuni, le semplificazioni organizzative e la riforma della Tari.
– Misure sulle assicurazioni, con le modifiche sulle Rc Auto per le famiglie, si assegna la classe di merito più conveniente.
– Una prima riduzione dell’IVA su tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili, che scende dal 22% al 5%.
– Le agevolazioni fiscali per i veicoli elettrici utilizzati da persone invalide.
– Il pagamento degli straordinari delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco.
– Esenzione IVA per i corsi sportivi.