Conto Termico, tutte le opportunità per comuni e unioni
È stato pubblicato a inizio marzo in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il 31 maggio 2016 il nuovo Conto Termico (DM 16 febbraio 2016). La misura mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno (700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche) per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Fin qui niente di diverso rispetto alla vecchia edizione. Le novità sono la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati, che renderanno più semplici le procedure di valutazione delle domande di incentivo, e la possibilità che le Pubbliche Amministrazioni trasformino le loro sedi in edifici a energia quasi zero.
Le Pubbliche Amministrazioni potranno inoltre prenotare e utilizzare una parte dell’incentivo nel momento in cui individuano l’intervento da realizzare, anche prima di aver appaltato i lavori.
Il budget del Nuovo Conto Termico
A disposizione ci sono 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche. L’incentivo è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. I tetti massimi, indicati nella Tabella 5, sono differenziati in base al tipo di intervento, alla potenza dell’impianto e alla zona climatica in cui il lavoro è realizzato.
Quando l’incentivo non supera i 5 mila euro, sarà corrisposto in un’unica rata sia ai privati sia alle Pubbliche Amministrazioni.
Sia i privati sia le Pubbliche Amministrazioni potranno avvalersi delle Esco per la progettazione e realizzazione degli interventi.
Nuovo Conto Termico, gli incentivi per la Pubblica Amministrazione
Le Pubbliche Amministrazioni (non i privati) potranno richiedere gli incentivi per gli interventi di:
– isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
– sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione;
– installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili;
– trasformazione in “edifici a energia quasi zero”;
– sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti;
– installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Per incentivare la produzione di energia termica da rinnovabili e ricomprendere gli interventi realizzati sugli edifici di grandi dimensioni, la taglia massima degli impianti passa da 1 MW a 2 MW per i sistemi a pompa di calore e da 1000 metri quadri a 2500 metri quadri per gli impianti solari termici.
L’incentivo sarà pari al 65% dell’investimento per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti. È inoltre previsto un incentivo pari al 50% per gli interventi di isolamento termico delle superfici opache realizzati nelle zone climatiche E e F (nelle altre zone è pari al 40%). Se all’isolamento termico delle superfici opache si abbina la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, sarà riconosciuto un incentivo pari al 55% a entrambi gli interventi.
Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache saranno incentivate al 100%.
Nuovo Conto Termico, gli incentivi per privati e Pubblica Amministrazione
Sia i privati sia le Pubbliche Amministrazioni potranno fare domande per:
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
– l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 metri quadri, è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistente esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
Le semplificazioni del nuovo Conto Termico
È stata eliminata l’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termicasuperiore a 500 kW.
Per snellire la compilazione della scheda-domanda, il Gestore dei Servizi energetici (GSE) redigerà una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50 metri quadri per i collettori solari per i quali si può usufruire di una procedura semiautomatica. Acquistando i prodotti della lista, l’operatore potrà accedere a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non sarà necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio.
Sarà inoltre possibile utilizzare una modulistica predeterminata per la presentazione della domanda e saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute. Gli incentivi saranno erogati in 90 giorni, la metà del tempo rispetto ai 180 giorni della precedente versione.
Fonte: Edilportale.com