Carburanti alternativi al petrolio: approvato lo schema di decreto legislativo

     

 

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Il Consiglio dei Ministri del 15 settembre ha approvato, in esame preliminare, lo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi al petrolio, che ora passa all’esame delle Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata per i pareri di loro competenza.
La direttiva europea prevede che nell’ambito delle politiche sulla sostenibilità gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e per la realizzazione delle relative infrastrutture. La finalità della direttiva è di ridurre la dipendenza dal petrolio nel settore dei trasporti, come condizione necessaria per raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 60% in Europa delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2050. La stessa direttiva stabilisce requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i combustibili alternativi, considerato che la mancanza di infrastrutture adeguate ostacola l’introduzione sul mercato di veicoli alimentati con tali combustibili.
I principali combustibili alternativi al petrolio identificati dalla direttiva sono l’elettricità, i biocarburanti, il gas naturale, il GPL e l’idrogeno. Nel decreto legislativo si indicano pertanto, in attuazione della direttiva, gli interventi infrastrutturali da promuovere con investimenti pubblici e privati al fine di consentire la diffusione dell’uso di questi combustibili.
Per quanto riguarda i veicoli elettrici, ad esempio, dovrà essere realizzato un sistema adeguato di punti di ricarica, mentre per quanto riguarda il gas naturale, oltre ad un rafforzamento della rete di punti di rifornimento (oggi sono circa 3mila in Europa), particolare interesse potrebbe avere l’integrazione della attuale rete di distribuzione con punti di rifornimento che utilizzano biometano prodotto a livello locale.
Il decreto fissa come obbligatori gli obiettivi infrastrutturali per elettricità e gas naturale (gas naturale liquefatto e gas naturale compresso), mentre sono facoltativi gli obiettivi per l’idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e per il gpl. Sono previsti inoltre, a tutela dei consumatori, specifici obblighi relativi alle informazioni circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni dei punti di ricarica e di rifornimento.

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