Bilanci Comunali: impegno del Governo a rivedere la normativa
Bilanci Comunali: impegno del governo a rivedere normativa
Zardini: «Accogliamo le richieste dell’Anci. Lo stop ai servizi è un rischio che non possiamo permetterci di correre»
Roma, 19 maggio 2021
Dare certezza normativa ai Comuni e consentire agli enti locali di chiudere i bilanci 2020. La Camera dei deputati ha approvato oggi un ordine del giorno che impegna il governo a intervenire, con prossimi provvedimenti aventi forza di legge, per rivedere in maniera strutturale l’intera disciplina della finanza locale.
Ne dà comunicazione il deputato veronese Diego Zardini, componente della commissione parlamentare per le questioni regionali dove questa mattina c’è stata l’audizione dell’Anci. I rappresentanti dell’associazione dei comuni italiani hanno chiesto, riferisce Zardini, «un intervento normativo urgente per assicurare la tenuta degli equilibri di bilancio e il ripristino delle condizioni di ordinaria gestione finanziaria. Serve inoltre una norma che ponga le basi per un programma di sviluppo soprattutto in chiave di recupero della capacità di spesa per investimenti dei Comuni».
Se da un lato infatti dai Comuni è arrivato il plauso al governo e al parlamento per la tempestività con cui nel corso del 2020 sono stati erogati 7 miliardi di euro agli enti locali con l’obiettivo di far fronte alla pandemia e alle mancate entrate, dall’altro permangono le incertezze legate all’evoluzione delle norme per il saldo dei debiti. Nel 2013 l’allora governo Monti introdusse una deroga al patto di stabilità per accelerare il saldo dei debiti maturati fino a tutto il 2012. Le successive modifiche legislative, nel 2015 e nel 2017 avevano ampliato lo spettro degli interventi possibili in deroga, ma sono state bocciate dalla Corte Costituzionale.
«Si è verificata una vacanza di legge che di fatto impedisce a centinaia di Comuni di redigere i bilanci», spiega Zardini, «il che comporterebbe di fatto lo stallo per le amministrazioni e il rischio di stop all’erogazione dei servizi. Una situazione che non potremmo permetterci in tempi ordinari, figuriamoci in mezzo alla pandemia e con l’emergenza sanitaria ancora attiva. Per questo ci siamo attivati immediatamente con il governo, che ci ha dato parere favorevole, per un’ordine del giorno e perché questa norma-ponte venga redatta nel prossimo decreto legge, presumibilmente già domani sera con il Sostegni-bis».
L’ordine del giorno, presentato da deputati di tutti i partiti della maggioranza e dell’opposizione, è stato approvato all’unanimità.